L'ultimo selfie di Annamaria, poi precipita per 150 metri e muore a 50 anni

Giovedì 24 Giugno 2021
Annamaria Nerosi, morta a 50 anni precipitando in montagna

VAL DI ZOLDO - MIRANO - Una passione infinta per la montagna, quella che ieri se l'è portata via. Un passo falso ed Annamaria Nerosi, 50 anni, di Erto e Casso, dove era andata a vivere qualche anno fa e aveva aperto un B&B, è precipitata per circa 150 metri nella zona della Cima di Mezzo degli Sfornioi, in Val di Zoldo.

Circa venti minuti prima della tragedia aveva scattato e postato sul suo profilo facebook quello che sarebbe stato l'ultimo selfie di un reportage completo dell'ascesa compiuta assieme agli amici di sempre, Roberto Furlanetto e Ilario Camatta. Sono stati loro, verso le 14, a lanciare l'allarme.

L'ESCURSIONE

I tre amici si trovavano nelle vicinanze della Cima di Mezzo, quando la donna, originaria di Spinea, ha perso l'equilibrio ed è precipitata. Dalle precise indicazioni del luogo dell'incidente ricevute dai compagni della donna, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha individuato velocemente il punto in cui si trovavano e, abbassatisi sulla verticale, i soccorritori hanno scorto il corpo della donna circa 150 metri più in basso. Sbarcati con un verricello di 60 metri, hanno allestito un ancoraggio e si sono calati per una trentina di metri. Imbarellata, la salma è stata recuperata sempre con il verricello, per essere trasportata a Pontesei e affidata al carro funebre. L'intervento è stato effettuato alla presenza del Soccorso alpino della Val di Zoldo e dei carabinieri, che hanno dovuto rilevare cause e dinamica dell'incidente, riferendo quindi alla magistratura. Per la donna, dopo un volo del genere, non c'era più nulla da fare.


LA FOTO

L'ultimo selfie della donna è stato scattato circa venti minuti prima dell'incidente, a quota a 2.425 metri come lei stessa scrive sul suo profilo facebook. Sorridente e felice, riceve i complimenti degli amici per l'ennesima impresa sulle cime. Cime che lei, pur non essendo montanara d'origine, amava con tutta se stessa. L'avventura era iniziata di buon mattino partendo dal versante di Cibiana dove Annamaria aveva scattato la prima foto che sullo sfondo indicava i due gendarmi di roccia. Poi la salita e altre tappe sempre oltre i 2mila metri. Fino a quella Cima di Mezzo dove, dopo la gioia della conquista, è scattata la tragedia.

L'ULTIMO SALUTO

«Oggi un angelo ci ha lasciato per volare sulla cima più alta, dove un giorno la raggiungeremo - scrivono gli amici travolti dalla notizia - Era bella, forte, intrepida e ci sorprendeva con le sue imprese. Non era friulana di origine ma ha saputo assimilarne lo spirito, vivendo in una delle più belle valli del Nordest. Oggi volava in alto, tanto in alto da oscurare il sole, e un soffio di brezza l'ha rapita, lasciando a lei l'ultimo passo nel suo regno di roccia bianca e a noi il dolore di averla persa. La montagna ha voluto il tuo sorriso in cambio delle infinite gioie che ti ha donato, e noi spiriti liberi lo ricorderemo per sempre. E ogni volta che raggiungeremo una vetta, guarderemo il cielo, ci parrà di vedere il tuo volto e ti sorrideremo. Riposa in Pace Annamaria». La donna lascia una figlia di 16 anni che nel pomeriggio è stata raggiunta dai Carabinieri che le hanno dato la tragica notizia. Sconvolta anche l'intera comunità di Erto e Casso dove Annamaria, pur essendo arrivata da poco, era comunque amata e apprezzata.
 

Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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