Furto nella villa dell'imprenditore del pesce: «Non è stata la banda del Terraglio»

Martedì 5 Aprile 2022
Eros Migliorini

MOGLIANO - La banda del Terraglio? Certamente no. L'autore dei maxi furto da 30mila euro nella casa dell'imprenditore Eros Migliorini, grossista del pesce a Venezia, è stata opera di un ladro, tanto improvvido quanto fortunato.

Almeno per ora. Dopo il furto, consumato in via Gorizia 3 a Mogliano, è riuscito a fuggire in maniera rocambolesca ma non a sottrarsi allo sguardo di alcuni vicini subito sentiti come testimoni dai carabinieri, al punto che i militari dispongono già di un identikit molto preciso: giovane, bianco, pantaloni chiari, sneakers e felpa scura. Non bastasse l'identikit, ci sarebbero anche le immagini di alcune telecamere della zona. Quanto basta per escludere in partenza il coinvolgimento di un commando organizzato, come quello che ha assaltato le ville della zona fra novembre e dicembre. «Non c'era nulla in disordine -racconta Migliorini- ci siamo accorti del furto solamente perché mancavano all'appello gli orologi dai comodini. Non credo fosse una cosa programmata, non credo avesse studiato i nostri movimenti per entrare in azione. Credo piuttosto che questa persona abbia rischiato e gli sia andata bene».


LA DINAMICA
Il furto risale a venerdì: «Ero al lavoro con la mia compagna e i nostri figli volevano andare a mangiare qualcosa fuori. Sono usciti alle 17.30 quando la maggiore, che ha 14 anni, si è resa conto che non aveva con sé il portafoglio. Così è tornata indietro». La ragazza è entrata in casa e non si è accorta di nulla di particolare. «Mentre stava uscendo dal cancello ha sentito però un tonfo» continua Migliorini. Era il salto del ladro dalla finestra. «Praticamente in quel momento quell'uomo era già in casa -spiega l'imprenditore- si era chiuso a chiave all'interno finchè mia figlia è entrata in camera è poi è saltato sulla rete di recinzione, per fuggire attraverso il giardino della mia vicina di casa». I Migliorini sono tornati a casa intorno alle 20: «Inizialmente sembrava tutto a posto. Solo quando siamo andati in camera, dopo cena, abbiamo notato che mancavano due Rolex e i gioielli dei nostri figli: circa 30mila euro di bottino». Il furto è stato denunciato sabato e i carabinieri hanno effettuato una ricognizione nell'abitazione trovando una tenda parasole, posta tra il primo e il secondo piano, completamente sfondata: la via di fuga del bandito, che l'ha usata per attutire il salto dalla finestra.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci