​Ex fidanzati scomparsi

Ex fidanzati scomparsi, trovato il cadavere di Giulia Cecchettin: il corpo abbandonato a bordo strada e lasciato rotolare in un dirupo per 50 metri. Uccisa con diverse coltellate

Ex fidanzati scomparsi, al settimo giorno di ricerche il corpo senza vita della ragazza di 22 anni di Vigonovo è stato rinvenuto in provincia di Pordenone. Ancora nessuna traccia invece del coetaneo di Torreglia che è stato "incastrato" dal targasystem. Lutto cittadino

Sabato 18 Novembre 2023

Terminato poco fa il recupero del corpo di Giulia

È terminato pochi minuti fa, intorno alle 21, il recupero del corpo di Giulia, compiuto dalle squadre alpinistiche dei Vigili del fuoco. L'indagine sulla morte della giovane viene seguita congiuntamente dalle Procure di Pordenone e di Venezia. Nelle prossime ore verrà dato l'incarico per l'autopsia che probabilmente coinvolgerà entrambi i medici legali che oggi hanno, appunto, operato sul posto eseguito le fasi del recupero. Al momento è impossibile stabilire la competenza territoriale dell'inchiesta: se sarà accertato che il decesso è avvenuto dopo la prima aggressione testimoniata dalle telecamere a Fossò, procederà la Procura di Venezia che già stava coordinando l'inchiesta per la scomparsa e il tentato omicidio.

Se invece sarà stabilito che la morte è intervenuta poco prima che Filippo la lanciasse nel burrone, o addirittura dopo la caduta, il fascicolo sarà assegnato a Pordenone, cioè alla Procura dove il delitto è avvenuto.

Non si sa se Giulia fosse già morta prima di essere lanciata nel dirupo

Al momento non è stato possibile stabilire se la giovane fosse già morta quando è stata lanciata nel dirupo. Secondo quanto si è appreso, al momento del ritrovamento il capo era coperto di sangue, sicuramente anche a causa della caduta. Il corpo di Giulia non era visibile dalla strada, coperto da un enorme masso.

Giulia uccisa da diverse coltellate a testa e collo

Giulia Cecchettin è stata uccisa da svariate coltellate che l'hanno colpita alla testa e al collo. È quanto emerso dall'ispezione cadaverica esterna svolta fino a pochi minuti fa dal medico legale Antonello Cirnelli, alla presenza del sostituito procuratore di Pordenone Andrea Del Missier. Secondo quanto apprende l'ANSA, la giovane presentava anche numerose ferite da difesa alle mani e alle braccia.

L'avvocato dei Cecchettin: "E' il momento del dolore ma anche di accertare dinamiche e responsabilità"

«Il momento è tragico, ci stringiamo intorno alla famiglia. Il lavoro degli investigatori ha portato intanto a ritrovare Giulia. Adesso è il momento del dolore ma anche quello di accertare le responsabilità e le dinamiche di quello che è accaduto, contiamo nel lavoro delle forze dell'ordine». Lo ha detto l'avvocato Stefano Tigani, legale della famiglia di Giulia in una dichiarazione davanti alla villetta dei Cecchettin.

Proclamato il lutto cittadino a Vigonovo

In segno di «cordoglio, rispetto e partecipazione al profondo dolore dei familiari», il sindaco di Vigonovo Luca Martello ha proclamato il lutto cittadino oggi e domani per la scomparsa di Giulia Cecchettin, in attesa che sia stabilita la data della cerimonia funebre. Una fiaccolata per Giulia si terrà domani sera a Vigonovo, organizzata dal comune veneziano e dal quello di Saonara (Padova), da cui proviene la famiglia Cecchettin. «Le nostre comunità si riuniranno per essere vicine alla famiglia di Giulia - spiegano Martello e la prima cittadina di Saonara, Michela Lazzaro -. In questo momento non ci sono altre parole da aggiungere»

Giulia Cecchettin trovata morta, mobilitazioni nelle piazze del padovano e del trevigiano e fiaccolata a Vigonovo. Lo psichiatra: «Non accettate ultimi appuntamenti»

Giulia ritrovata con gli stessi vestiti del sabato in cui è scomparsa

Al momento del ritrovamento il corpo di Giulia era vestito con gli stessi indumenti che indossava al momento della scomparsa. È anche su questi che i Carabinieri del Ris di Parma stanno compiendo i rilievi. Sul posto al momento stanno ancora operando i Carabinieri di Pordenone, comandati dal col. Roberto Spinola, il personale del Comando provinciale di Venezia con il comandante Generale di Brigata Nicola Conforti; i medici legali incaricati dalla Procura di Venezia e dalla Procura di Pordenone, il sostituto procuratore Andrea Del Missier della Procura di Pordenone e il sostituto di Venezia, titolare del fascicolo, Andrea Pedroni.

Il corpo di Giulia è sul territorio di Aviano (PN): trovato da un cane e grazie a una serie di eventi fortuiti

Si aggiungono dettagli sulla dinamica del ritrovamento del corpo della giovane. È stato possibile soltanto grazie a una serie di eventi fortuiti: la telecamera all'ingresso di Piancavallo è rimasta in manutenzione per 4 giorni ma ha comunque registrato i transiti, trasmettendoli al sistema operativo una volta riaccesa e facendo così scattare l'allarme. Se non lo avesse fatto è probabile che il corpo, qualora si fosse conservato sotto la neve, sarebbe stato eventualmente trovato ad aprile, quando cioè sarebbe stata riaperta la strada che viene interdetta al traffico nel periodo invernale.

A trovare Giulia è stato un cane della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, che l'ha individuata sotto il piano stradale in una zona così impervia che per recuperare il corpo sarà necessario l'intervento di una squadra speleo-alpino-fluviale di Pordenone.

Il corpo di Giulia è stato localizzato precisamente sul territorio di Aviano (Pordenone).

Il corpo di Giulia abbandonato lungo la strada e fatto rotolare per 50 metri

L'ha abbandonata al bordo della strada e l'ha lasciata rotolare lungo un dirupo per una cinquantina di metri, fino a quando il corpo di Giulia si è fermato in un canalone. È la ricostruzione fatta dalle forze dell'ordine di quanto avrebbe fatto Filippo Turetta. La strada dove è stata trovata Giulia nel periodo invernale viene chiusa fino al 15 aprile, perché impraticabile. Circostanza che, viene fatto notare, non è detto che il giovane sapesse. Il corpo è stato trovato da un'unità cinofila della Protezione civile ed è ancora sul posto per consentire ai Carabinieri del Ris di ultimare i rilievi.

Daniela Mapelli, dall'Unipd: "Ci prendiamo l'impegno di ricordare Giulia"

«La notizia della scomparsa di Giulia Cecchettin ci lascia sgomenti e attoniti. Un dolore lancinante per l’intera comunità che forma l’ateneo patavino – afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università degli Studi di Padova –. Abbiamo atteso, abbiamo tutte e tutti sperato, in questi giorni, che ci potesse essere un epilogo diverso. Anche a nome del direttore di dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Gaudenzio Meneghesso, ci prendiamo l’impegno di ricordare Giulia, che proprio in questi giorni avrebbe dovuto festeggiare il raggiungimento di un obiettivo tanto voluto, quello della laurea. Ci stringiamo a parenti, amiche e amici, in queste ore di immensa tristezza».

Giorgia Meloni: "Sia fatta presto luce su questo dramma"

«Ho seguito con apprensione gli aggiornamenti sul caso e, fino alla fine, ho sperato in un epilogo diverso. Il ritrovamento del corpo senza vita di Giulia è una notizia straziante. Ci stringiamo al dolore dei suoi familiari e di tutti i suoi cari. Mi auguro sia fatta presto piena luce su questo dramma inconcepibile. Riposa in pace». Lo scrive sui social, la premier Giorgia Meloni.

Il procuratore di Venezia: "Autopsia sul corpo di Giulia"

«È chiaro che prima o poi verrà ritrovato, è molto meglio che nel suo interesse si consegni. Abbiamo avuto degli avvistamenti ancora in area montana dopo Cortina però questi aspetti ormai sono marginali». Lo ha detto ad Antenna 3 del Veneto il Procuratore della Repubblica di Venezia, Bruno Cherchi su Filippo Turetta, indagato per la morte di Giulia Cecchettin. «Ciò che ha cambiato l'impostazione dell'indagine - ha spiegato - è il ritrovamento del corpo; quindi adesso faremo tutti gli accertamenti del caso, sarà disposta un'autopsia per accertare esattamente le cause della morte e quindi quegli accertamenti che sono tutelati ed è in questo quadro che ritengo opportuno che ci sia una sua versione dei fatti». Quanto ai reperti trovati nel luogo dell'aggressione, Cherchi non entra nel merito. «Dobbiamo accertare se e a cosa sia servito - ha detto riferendosi al ritrovamento di nastro adesivo - è stato trovato per terra vicino a dove c'era il sangue ma potrebbe essere del tutto non collegabile alle nostre indagini». «È necessario che si facciano gli accertamenti con il Dna - ha spiegato Cherchi - per vedere la compatibilità. Bisogna avere la pazienza di accertare esattamente come sono andati i fatti e quindi anche le modalità del posizionamento della ragazza nell'auto». Anche perché finora tutte le attività «erano dirette alla ricerca, perché si pensava e si sperava che i ragazzi fossero insieme e fossero vivi seppur con un certo coartamento nel trasferimento e nella fuga». Ma ora, aggiunge il procuratore, «le cose sono cambiate e quindi anche l'ottica con cui si guardano tutti gli elementi è cambiata. Su questi particolari è necessario vedere con calma le immagini, che non è che non siano state viste. Ma adesso ripercorreremo tutti gli elementi con i tecnici, medici legali e Carabinieri dei Ris, che faranno gli accertamenti e in non molto tempo si potrà avere un quadro se non definitivo, più completo».

Fiori fuori casa di Giulia

Amici, conoscenti e residenti stanno portando proprio in queste ore dei fiori fuori casa della famiglia Cecchettin per ricordare Giulia.

Candele sulle case dei vicini della famiglia Cecchettin

I vicini di casa della famiglia di Giulia Cecchettin hanno acceso delle candele sui balconi di casa.

Il cordoglio dei vip

La cantante, Fiorella Mannoia su X: «Stavo cercando le parole giuste ma non le trovo, lo scoramento è troppo forte, non so più che cosa dire. Povera ragazza e povera famiglia».

Su X, Simona Ventura: «Cara Giulia scusa se non siamo riusciti a proteggerti, scusa se succede ogni volta e ogni volta piangiamo, ma poi non riusciamo a salvare le tante vittime come te. Ogni volta ci interroghiamo come questo sia possibile e cosa possiamo fare di più. Le risposte però cadono nel vuoto. Stringo forte fortissimo la tua famiglia».

Alba Parietti su Instagram: «Giulia perdona, tu e tutte le donne uccise per mano di un uomo incapace di accettare la fine di una storia, incapaci di essere uomini, noi madri, padri, scuola e società, stato, istituzioni, incapaci di scrivere giuste leggi di proteggerti, di educare al rispetto ad essere all’altezza di accettare la crescita l’indipendenza la libertà che noi donne, quelle che abbiamo così duramente e lentamente conquistato con sofferenza, tenacia, dolore, pazienza, sangue troppo sangue. Il cuore della tua meravigliosa, sana, dignitosa, famiglia è spezzato per sempre e noi, noi tutti, ti porteremo sempre nel cuore, perché eri la figlia che ognuno avrebbe voluto, l’amica che non sa abbandonare la dolcezza a cui non si può fare male. Che tu possa trovare un mondo migliore di questo vicino alla tua mamma.  Non inneggiate a pena di morte, odio, violenza, riscriviamo la storia con leggi, giuste comportamenti di rispetto per le donne, se vogliamo che il mondo migliori, cominciamo da noi. Miglioriamo la società con comportamenti individuali che rendano il mondo migliore, ognuno da oggi faccia i conti con la propria coscienza e porti qualcosa a questa umanità senza più speranza».

Chiara Ferragni sui social: «Ogni volta che scompare una donna, immaginiamo tutte purtroppo come sia andata a finire. Per una volta speravamo di sbagliarci».

Barbara D'Urso su X: «Lo abbiamo temuto fin dall’inizio ma abbiamo sperato fino alla fine che Giulia tornasse, che si fosse allontanata volontariamente. Oggi è un’altra triste giornata per tutti, e per tutte, noi. Un abbraccio alla famiglia».

La psicologa: «Filippo non ha trattenuto il disagio, non possiamo escludere l'omicidio-suicidio»

«Non c'è stata una premeditazione, ma sicuramente c'è stata una preordinazione nel senso che Filippo non voleva far laureare Giulia. Temeva assolutamente la separazione da Giulia e non accettava questa possibilità». Lo afferma la psicologa e criminologa Flaminia Bolzan. Bolzan è sicura che la tempistica dell'omicidio sia legata proprio all'avvicinarsi della laurea della ragazza, che sarebbe dovuta avvenire giovedì scorso. «Filippo non è riuscito a contenere il disagio, l'ansia derivante dalla separazione dalla ragazza e ha preferito ucciderla», prosegue. «L'epilogo è purtroppo quello che avevo previsto nei giorni scorsi. Filippo l'ha uccisa e il dato inquietante è la brutalità di quella che possiamo definire una vera e propria aggressione anche in più momenti: prima l'avrebbe aggredita a mani nude, poi l'avrebbe fatta cadere mentre cercava di scappare per tirarla in auto - sottolinea - C'è una intenzionalità abbastanza importante».

Il ragazzo, secondo l'esperta, «si è disfatto del corpo quasi subito perché il lago di Barcis è uno dei primi posti dove l'auto è transitata». «Ora si tratta capire dove sia Filippo - prosegue la criminologa - non disponendo di aiuti, è possibile che si debba cercare un posto dove stare. Non possiamo però escludere ancora l'omicidio-suicidio o che Filippo possa fare un gesto del genere».

Dopo il ritrovamento di Giulia, a casa di Filippo ci sono le tapparelle abbassate: in paese silenzio e attesa, i genitori non sono in casa

TORREGLIA (PADOVA) - Le tapparelle di color verde sono completamente abbassate nell'appartamento dove vive la famiglia di Filippo Turretta, segno che darebbe l'indicazione non ci sia nessuno dentro. La piazzetta antistante al complesso residenziale, nel centro di Torreglia, è presidiata da uno sparuto gruppo di giornalisti. I genitori di Fabio Turretta sono usciti questa mattina dopo essere stati convocati dai carabinieri e nessuno tra i media li ha visti più rientrare. L'avvocato della famiglia, Emanuele Compagno si nega e preferisce il silenzio. Al momento dopo gli sviluppi sul ritrovamento del corpo di una donna a Barcis è di attesa e di difficoltà da parte del legale dopo la notizia del ritrovamento del cadavere attribuito a Giulia.

La conferma del medico legale: "E' Giulia"

La conferma che il corpo ritrovato nei pressi del lago di Barcis sia di Giulia arriva anche da fonti investigative. La certezza che si tratta della studentessa, è stata sancita al termine dell' ispezione cadaverica esterna, eseguita dal medico legale Antonello Cirnelli.

Filippo Turetta, a caccia di lui e della Grande Punto nera

Le ricerche ora si contrentano su Filippo Turetta. Che fine ha fatto il 22enne di Torreglia (Padova) dopo aver gettato il corpo dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin? Finora non si hanno notizie del ritrovamento del giovane e nemmeno dell'auto la grande Punto Nera che ha tenuto tutti con il fiato sospeso in questi sette giorni di ricerche.

La svolta giovedì grazie alla telecamera di ingresso a Piancavallo

La svolta nelle indagini è arrivata giovedì mattina in maniera del tutto casuale quando la telecamera che registra il passaggio dei veicoli all'ingresso dell'area turistica di Piancavallo è stata riaccesa dopo quattro giorni in cui non era operativa per manutenzione. Il software aveva tuttavia continuato a registrare i passaggi, pur senza trasmetterli al sistema operativo. Alla riaccensione, dunque, è scattato l'alert per il transito dell'automobile di Filippo. Trattandosi di una zona completamente periferica e per la quale Filippo aveva fatto una deviazione anomala rispetto al successivo rilevamento, alla diga del Vajont, gli investigatori hanno immediatamente iniziato a battere palmo a palmo i dodici chilometri di strada che separano Piancavallo dal lago di Barcis, dove già si era concentrata l'attenzione dei Carabinieri.

Il cordoglio delle istituzioni

«L'epilogo peggiore a una vicenda che ha tenuto l'Italia intera col fiato sospeso per una settimana. Mi stringo al papà e ai familiari di Giulia, ai suoi amici e a coloro che le erano vicini. Un segnale di vicinanza anche alla famiglia di Filippo Turetta che in queste ore deve affrontare una tragica realtà. E una preghiera per giulia, con tutto il cuore» ha scritto sui social il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

Anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha espresso il proprio cordoglio: «Una notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere. È stato trovato il corpo di Giulia Cecchettin, giovane veneziana scomparsa pochi giorni fa. Tutta la Città si unisce al dolore della famiglia, degli amici, dei suoi cari e di tutti coloro che le hanno voluto bene».

«Apprendo con sgomento la notizia della tragica fine di Giulia Cecchettin. Mi stringo al dolore dei genitori, della famiglia e dei suoi cari ai quali rivolgo le espressioni di profondo cordoglio e della più sentita vicinanza. Il mio pensiero commosso va a questa ragazza strappata alla vita nel fiore degli anni». Lo dichiara il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

«In questi giorni ho cercato di esprimere solidarietà alle famiglie - dice il sindaco di Torreglia, Marco Rigato - Ci siamo aggrappati alla speranza. La comunità ha vissuto questi giorni con angoscia, nella speranza che tutto si risolvesse nel migliore dei modi»

«Un epilogo doloroso e drammatico che ha sconvolto profondamente tutta la nostra comunità di Vigonovo e di Saonara - afferma invece il sindaco di Vigonovo (Venezia) Luca Martello - Ci stringiamo attorno alla famiglia di Giulia, al padre, al fratello, alla sorella e a tutti i familiari. Tutti avevamo atteso e sperato in una conclusione diversa» conclude.

«Un'altra giovane vita spezzata dalla violenza. Un grande dolore per la morte di Giulia Cecchettin ,che speravamo fino all'ultimo fosse riuscita a salvarsi, è il sentimento di questa triste giornata. La mia vicinanza alla sua famiglia. Un pensiero va anche ai genitori di Filippo Turetta per tutto ciò che dovranno affrontare». Lo afferma il ministro Elisabetta Alberti Casellati.

«In questo momento cupo e doloroso ci stringiamo ai genitori e ai famigliari di Giulia, alla quale è stato tolto quel futuro che si stava costruendo con merito, anche attraverso il conseguimento della laurea, la cui tesi avrebbe dovuto discutere proprio due giorni fa». Lo ha detto oggi il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga alla notizia del ritrovamento del corpo della giovane Giulia Cecchettin nei pressi del lago di Barcis. «In attesa di conoscere gli esiti della vicenda e delle indagini, una preghiera per Giulia e una profonda riflessione sul ripetersi di eventi come questo».

«Giulia Cecchettin è l'ennesima vittima di femminicidio, dall'inizio dell'anno sono ben più di cento secondo i dati del Viminale le donne morte per mano di un uomo. E noi donne non abbiamo più lacrime ma non possiamo arrenderci. E allora? Allora cosa fare ancora? In questa giornata così terribile, in cui siamo vicine alla famiglia di Giulia, agli uomini dico: venite allo scoperto, tutti. Assumetevi la responsabilità di dire: anche io, anche io sono coinvolto e devo combattere la violenza contro le donne; anche io ho commesso violenza». Lo scrive su Facebook la senatrice del Pd Valeria ValenteVideo

Il procuratore Cherchi: "Dai primi riscontri dei carabinieri il corpo è di Giulia"

È con ogni probabilità il corpo di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa da una settimana, quello trovato stamane dai vigili del fuoco nei pressi di Barcis (Pordenone). Lo spiega il Procuratore di Venezia, Bruno Cherchi: «il corpo dovrebbe essere il suo, - afferma Cerchi - ma lo diciamo sulla base dei primi riscontri dei Carabinieri, sul posto. Aspettiamo una conferma».

Interdetta al traffico la zona dove è stato trovato il corpo di Giulia

La zona dove è stato trovato il corpo di Giulia Cecchettin è stata completamente interdetta al traffico per un tratto di circa otto chilometri, in attesa dell'arrivo del pm di Venezia e del medico legale, Antonello Cirnelli. Quest'ultimo al suo arrivo eseguirà subito una prima ispezione esterna del cadavere. L'intera zona è sorvolata dagli elicotteri per verificare la presenza eventuale dell'auto di Filippo, la Punto di colore nero. Gli elicotteri stanno scandagliando l'intera area della Valcellina e, ovviamente, del lago di Barcis.

Omicidio premeditato? Ecco cosa pensa la Procura

Quello di Giulia Cecchettin è stato un omicidio premeditato da Filippo Turetta? Secondo gli uomini della Procura per il momento non ci sarebbero elementi che porterebbero a pensare alla premeditazione.

 

Filippo incastrato dal Targasystem

E' stato il Targasystem a registrare il passaggio dell'auto di Filippo Turetta nel punto dove è stato ritrovato oggi, sabato 18 novembre, il corpo senza vita di Giulia Cecchettin, sua ex fidanzata, scomparsa con lui da sabato 11 novembre.

Le ricerche che hanno portato al rinvenimento del cadavere erano riprese oggi nella zona del lago di Barcis non su un imput specifici, ma seguendo la procedura di controlli, anche dopo esiti inizialmente negativi, seguita dagli investigatori.

La zona di Barcis si trova infatti lungo la direttrice che avrebbe seguito nella fuga -tracciata dai varchi elettronici - la Fiat Punto nera di Filippo Turetta con la Fiat Punto nera.

L'auto di Filippo registrata a Lienz, in Austria

È stato confermato il passaggio della Fiat Punto di Filippo Turetta in Austria. La vettura, mercoledì scorso, è stata registrata dal targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale. Nessuna traccia, invece, per il momento ancora di una presenza anche in Alto Adige, che dista infatti solo pochi chilometri da Lienz.

Cadavere di Giulia Cecchettin trovato in un canalone

Il corpo di Giulia Cecchettin è stato ritrovato questa mattina, sabato 18 novembre, in un canalone tra il lago di Barcis e Piancavallo, in provincia di Pordenone, più precisamente in località Pian delle More. Sul posto si sta portando il pm di turno, Andrea del Missier.

Il cellulare di Filippo è ancora online

Il cellulare di Filippo Turetta, il giovane sul quale da ieri pende un mandato di cattura internazionale per il tentato omicidio di Giulia Cecchettin, risulta essere ancora on line. Questo però non significa che il giovane lo abbia usato, o lo stia usando.

Il telefono risulta infatti disattivato, ma proprio per ragioni di server, può ricevere messaggi anche whattsapp

Il mittente vede semplicemente la doppia spunta grigia, conferma (come avviene per le Pec) che il server di Meta ha messo a disposizione per il messaggio al destinatario. È questa la spiegazione che l'avvocato di Filippo, Emanuele Compagno, ha dato oggi rispetto a notizie di stampa su una presunta attività del telefono del 22enne, scomparso assieme all'ex fidanzata da 7 giorni.

Così come i genitori del ragazzo avevano provato a inviargli dei messaggi, senza avere risposta, anche la sorella di Giulia, Elena ha tentato in questi giorni di inviare messaggi al numero whattsapp di Filippo, avendo però solo la conferma che questi venivano recapitati, non letti (doppia spunta verde). 

Per trovare Giulia e Filippo si alzano in volo i droni

È previsto l'arrivo in mattinata anche di droni e cinofili per le ricerche dei ragazzi veneti scomparsi da una settimana.

Ricerche che sono riprese, nella zona del lago di Barcis (Pordenone), alle 7. L'attività, coordinata dalla Prefettura, viene svolta dal comando provinciale dei Vigili del fuoco sul posto con personale specializzato nella ricerca persone. Ci sono squadre speleo-alpino-fluviali e sommozzatori.

La ricerca non è legata a puntuali elementi ma al fatto che il lago si trova lungo la direttrice seguita dalla vettura, nella notte tra sabato e domenica scorsi, dopo l'aggressione, ripresa dalle telecamere di un'azienda, da parte di Filippo ai danni di Giulia, che sarebbe avvenuta in una zona industriale.

Oltre al lago di Barcis, le verifiche sono state estese - anche grazie all'utilizzo di un elicottero - anche all'impervia strada secondaria che collega con la località turistica del Piancavallo e lungo l'intera strada regionale 251, fino alla diga del Vajont e al confine con il Veneto.

Settimo giorno di ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due giovani scomparsi da sabato 11 novembre. 

Le operazioni di ricerca di oggi ricalcano lo schema di ieri lungo l'asse, tra Veneto e Friuli, che va da Dolo e quindi dal fiume Brenta al lago di Barcis. Vigili del fuoco, Carabinieri e una settantina di volontari della Protezione civile si sono suddivsii gli incarichi con cani molecolari e sommozzatori pronti ad entrare in azione nel caso di tracce rilevanti.

In particolare i Vigili del fuoco ispezionano corsi d'acqua e laghi con i volontari della Protezione civile che controllano gli argini. È atteso anche l'utilizzo dell'elicottero dei pompieri di stanza all'aeroporto "Marco Polo" di Venezia.

Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 12:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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