La Fiat Punto di Filippo Turetta è all'estero e non vi sarebbero più segnalazioni di un suo rientro in Italia (almeno fino a ieri mattina). L'ultima segnalazione è quella di un varco targasystem di Lienz, in Austria, e risale a mercoledì scorso. Non risulterebbero, invece, passaggi successivi in grado di certificare un rientro in Italia. Questo significherebbe che il 22enne in fuga da sabato, accusato di tentato omicidio nei confronti della ex fidanzata Giulia Cecchettin, starebbe ancora scappando e, soprattutto, che sarebbe riuscito a oltrepassare i confini nazionali.
LE ALTRE SEGNALAZIONI
Questa sembra essere l'unica segnalazione ufficiale. Le agenzie di stampa austriache riportano anche di altri avvistamenti della Punto nera in Carinzia ma al momento non vi sarebbero conferme. C'è anche chi ha chiamato i carabinieri sostenendo di aver visto Filippo entrare in un centro commerciale a San Candido, ma anche questa segnalazione non avrebbe mai trovato alcun riscontro. In questi giorni, comunque, una squadra dei carabinieri di Venezia si è recata in Alta Pusteria per confrontarsi con i colleghi della stazione locale e capire se vi siano elementi utili alle indagini.
PREMEDITAZIONE
La procura, intanto, continua a seguire la pista della premeditazione. L'incredibile viaggio di Filippo ormai prosegue da una settimana e, chiaramente, sembra impossibile che sia riuscito a procedere per almeno 700 chilometri senza effettuare un pagamento elettronico e senza prelevare con il bancomat. Di sicuro deve aver comprato qualcosa per mangiare e deve essersi fermato per fare benzina: si stanno analizzando, quindi, anche le immagini di videosorveglianza dei vari distributori lungo il tragitto. La caccia all'auto, intanto, rimane aperta.