CONETTA - Unita a quella dei migranti, la voce del sindaco di un piccolo Comune è diventata potente quanto il ruggito di un leone, capace di arrivare alle orecchie romane dopo tante promesse disattese. Più degli appelli della politica e delle istituzioni, sistematicamente (o quasi) caduti nel vuoto in questi due anni di emergenza immigrazione, la protesta di venerdì mattina a Conetta, con i migranti sulle barricate per il sovrannumero a ostacolare l'arrivo di altri profughi, sembra aver dato i suoi frutti: il ministro dell'Interno Marco Minniti avrebbe disposto il trasferimento entro martedì di oltre 250 migranti dall'ex base missilistica. Si tratta del trasferimento più importante della travagliata storia dell'hub.
Si procederà con il criterio di anzianità: a lasciare Conetta saranno i richiedenti asilo arrivati per primi. Tra loro c'è chi vive nell'hub veneziano da oltre un anno. Verranno distribuiti in varie cooperative del Veneto. Intanto, venerdì, il primo assaggio: un gruppetto di 16 persone è stato trasferito, un pullman di nuovi arrivati è stato dirottato altrove, per un totale di 1.370 migranti rimasti all'interno della base. La prefettura intanto ha dato in aggiudicazione i 911 posti alternativi a Conetta: di questi la maggior parte sono conferme di strutture già esistenti, ci sono però 87 nuovi posti che andranno ulteriormente a sgravare Cona.
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