​Cocaina, il pusher con incassi fino a 200mila euro al mese

Venerdì 17 Aprile 2020
Cocaina, il pusher con incassi fino a 200mila euro al mese
Coinvolto anche un uomo di Fossalta di Portogruaro in una operazione antidroga dei carabinieri nel Pordenonese. Si erano spartiti lo spaccio della cocaina nella zona di Aviano, Maniago, Pordenone e Fossalta di Portogruaro. Sono in 13, la maggior parte dei quali albanesi che avevano come punto di riferimento un uomo di 72 anni, Sulejman Tivari, che da Vajont dava le dritte a pusher e principianti dello spaccio. Per alcuni di loro il conto della giustizia sta arrivando a rate. Nel corso dell'indagine, che ha impegnato i Carabinieri tra il 2018 e il 2019, gli arresti in flagranza non sono mancati. Se ne contano sei e hanno portato al sequestro di mezzo chilogrammo di cocaina. Alla fine dello scorso anno il pm Federico Facchin ha tirato le somme e chiesto una sfilza di misure cautelari per tutti gli episodi di spaccio fotografati dagli investigatori e rimasti ai margini dei processi già chiusi con i patteggiamenti. A fine febbraio il gip Giorgio Cozzarini ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare per 13 persone. L'esecuzione è stata stoppata dalla pandemia, ma ieri, con le dovute cautele, i carabinieri hanno eseguito due misure in carcere e sei ai domiciliari, tre obblighi di dimora e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Per tutti l'ipotesi di accusa è detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente. Altre dieci persone sono state denunciate.

MISURE ANTI COVID
L'ordinanza - come ha sottolineato il colonnello Luciano Paganuzzi - non si poteva ritardarla ulteriormente. I carabinieri - una cinquantina, con l'ausilio di unità cinofile - indossavano dispositivi di protezione individuale, di cui hanno dotato anche le persone a cui è stato notificato il provvedimento. Soltanto Alexander Zhava, 31 anni, albanese con residenza a Fontanafredda e la fidanzata Lisa Zille, 26, di Porcia, sono stati portati in caserma per il fotosegnalamento. Sono gli unici per i quali è stato previsto il carcere. Obbligo di dimora per Nicola Vendrame (54) di Fossalta di Portogruaro. «Il traffico di stupefacenti - hanno spiegato i carabinieri- era ramificato e strutturato su più livelli sia nell'approvvigionamento che nel successivo spaccio al dettaglio concentrato tra le province di Pordenone e Venezia». Ad aprire il primo capitolo delle indagini sono stati i militari di Aviano, con l'arresto all'inizio di novembre 2018 di Zhava e Zille (episodio per il quale hanno già patteggiato). Da questa attività si dipana un filo che permetterà di focalizzarsi su un gruppo di albanesi che frequentavano pregiudicati italiani.

I CONSUMATORI
Dalle intercettazioni sarebbe emersa un'attività di un certo rilievo, che permetteva di assicurare a Pordenone e provincia 1 chilo e mezzo di cocaina al mese, per un volume d'affari di circa 200mila euro. I 25 consumatori segnalati alla Prefettura sono persone che potevano permettersi di acquistare un grammo, un grammo e mezzo di cocaina per volta a 70/85 euro il grammo. 
C.A.© RIPRODUZIONE RISERVATA
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