Mestre. Un "deposito" di bici rubate in mezzo al parco di Villa Querini

Mercoledì 27 Dicembre 2023 di Fulvio Fenzo
Mestre. Un "deposito" di bici rubate in mezzo al parco di Villa Querini

MESTRE - Il deposito delle bici rubate? Lo si trova in mezzo al parco. E per chi ne vuole una, basta trattare: si parte da 20 euro ma, tenendo duro e per quelle messe peggio, si scende ben presto anche a soli 5 euro. Eccoli, i giardini di Villa Querini, rimessi a posto con centinaia di migliaia di euro e dedicati qualche mese al poeta Andrea Zanzotto, per essere poi nuovamente dimenticati e lasciati nel degrado, frequentati quasi esclusivamente da sbandati e senza dimora.

E da ladri di biciclette che, ormai da quasi un mese, le lasciano tranquillamente ammassate sotto ad un albero in attesa di qualche "acquirente" che si accontenta di poco.


TELECAMERE INUTILI
Per fortuna che hanno installato le telecamere. E chissà che cosa sarebbe successo se non avessero nemmeno restaurato Villa Querini per farne la sede, dalla fine dell'anno scorso, di quasi tutti gli assessori con tanto di segreterie, anche con lo scopo di "eliminare il degrado dal parco". Perché è difficile immaginare come potrebbero essere i giardini di via Circonvallazione, se il Comune non avesse fatto questi interventi costati centinaia di migliaia di euro. Eppure viene da chiedersi chi controlli davvero le immagini della videosorveglianza se, come confermano i (pochi) frequentatori di quelli che sono stati i primi giardini pubblici di Mestre, nessuno si sia ancora preso la briga di far rimuovere le bici ammassate da settimane nella zona verso l'ex ospedale. E qui, con qualche avventore che sosta sulle panchine, si possono appunto avviare le "trattative" sul prezzo di questo o quel modello.


PROGETTI FALLITI
E sì che, solo per far rinascere questi giardini, sono stati spesi 200mila euro di fondi europei con i quali, nel 2019, era stata creata la nuova area giochi per i bambini, recuperato il "giardino delle erbe aromatiche" (diventato a sua volta una latrina, come altre aiuole che emanano odori vomitevoli) e sistemata la recinzione che, di fatto, spesso non può essere chiusa in quanto all'interno bivaccano sbandati e tossicodipendenti. In passato, poi, il Comune aveva pure lanciato un bando per aprire un chiosco, ma nessuno si fece avanti, mentre è andata in porto la creazione del "mini-municipio" con le sedi degli assessori trasferiti da via Palazzo. Dalla prossima primavera, poi, si puntano ad ospitare matrimoni ed unioni civili con cerimonie all'aperto, tanto che il Servizio Stato civile ha già disposto l'acquisto di un gazebo, tavolo e sedie per le cerimonie. Se poi qualcuno vorrà fare un giro in bici con gli sposi, quelle le potrà trovare sul posto e prezzi stracciati. Basta trattare.

Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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