Il racconto dei vicini in via Deciani: «Finestre sempre chiuse, in quella casa andirivieni di gente solo di notte»

"Il sospettato portato in Questura tra lo stupore dei residenti. Martedì per scherzo era andato in pizzeria con il passamontagna"

Giovedì 20 Aprile 2023 di D.Z.
Omicidio senzatetto Udine, fermato sospettato in via Deciani

UDINE - Le Volanti che arrivano all'improvviso e il blitz in un appartamento al primo piano, al civico 16. Una persona viene caricata in auto, una seconda tenta di scappare, viene bloccata e fatta salire su un'altra vettura della Polizia di Stato. Sono le 9.30 di ieri mattina, quando la tranquilla quotidianità di via Tiberio Deciani, la strada del centro di Udine che collega via Gemona a via Mantica, viene scossa dall'intervento in forze degli investigatori della Questura, da sabato impegnata senza sosta nella risoluzione dell'omicidio di Luca Tisi, il senzatetto originario di Zoppola ucciso nella galleria dell'ex cinema Capitol, a poche centinaia di metri da via Deciani. «Mi è suonato il campanello verso le 9.30. Quando mi sono affacciata alla finestra della cucina, ho visto un ragazzo dalla pelle scura, dall'accento straniero. Mi ha chiesto di entrare in casa e di poter parlare con qualcuno. Io non gli ho dato retta e lui si è allontanato verso via Gemona. A quel punto ho visto la Squadra Volante che si fermava in mezzo alla via. Gli agenti hanno bloccato il ragazzo e lo hanno caricato in auto». Questa è la testimonianza di Barbara Braidic, residente da circa un anno nell'abitazione attigua a quella in cui vivono il cameriere Bruno Macchi e il suo coinquilino.
Ha assistito alla scena. «Credo che nella casa abitassero due ragazzi prosegue uno straniero con la pelle scura e i capelli pettinati con le treccine e l'altro mulatto». La donna ha notato che «gli scuri delle finestre di quella casa erano sempre sbarrati e ho idea che i due ragazzi si muovessero di sera o di notte. Io, personalmente, non li ho quasi mai incrociati». A confermare il dettaglio delle finestre che rimanevano sempre chiuse c'è anche un'altra persona che sta ristrutturando un appartamento nel palazzo di fronte. «Nell'ultima settimana sono stata in questa casa tutti i giorni a svuotare armadi e mobili e a sistemare. Non ho mai visto le finestre aperte». Pare, però, che nelle ore serali o notturne ci fosse un discreto via vai dall'appartamento dei due giovani. A confermarlo è proprio la Braidic: «Negli ultimi mesi capitava spessissimo che mi citofonassero sconosciuti alle ore più strane. La mia porta è al civico 18 e in molti la scambiavano per il 16».
Il pizzaiolo Alberto De Chirico, titolare della pizzeria al taglio "Pizza in arrivo", ha visto nella serata di martedì entrambe le persone accompagnate in Questura. Uno di loro è entrato nel locale, come faceva sempre, per ordinare un trancio e una birra. Si è però presentato, a sorpresa, con il volto coperto da un passamontagna per fare uno scherzo al proprietario. «Veniva spesso qui, abita al piano superiore - racconta De Chirico - Al momento non ha un lavoro, mi aveva chiesto tra l'altro se poteva darmi una mano avendo avuto in passato esperienze da cameriere sia in alcuni locali pubblici di Udine, sia a Lignano Sabbiadoro per la stagione estiva». Macchi viene descritto come un tipo un po' stravagante, una persona per certi versi eccentrica, che spesso andava a correre a petto nudo, le cuffie per ascoltare musica, o si allenava in casa con i pesi. «Ma non avrei mai pensato potesse fare del male a qualcuno».

Anche gli altri gestori degli esercizi pubblici che si affacciano sulla via lo raccontano come una persona che non aveva mai creato problemi, che salutava e poi tirava dritto. Nella zona in molti spiegano di aver assistito a situazioni ambigue, con presunti fenomeni di piccolo spaccio. In via Deciani adesso attendono di capire se davvero uno dei due ragazzi portati via con le Volanti possa centrare con l'uccisione di Luca Tisi.

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