Oltre 200mila cineserie pericolose destinate ai negozi di tutto il Veneto

Venerdì 23 Dicembre 2016 di Paola Treppo
Oltre 200mila cineserie pericolose destinate ai negozi di tutto il Veneto
GORIZIA - La Guardia di finanza di Gorizia ha sequestrato 192mila addobbi natalizi, giocattoli e casalinghi non conformi e pericolosi destinati a numerosi rivenditori delle province di Padova, Venezia, Vicenza, Verona, Rovigo. 

Le nuove tecniche dei trafficanti di cineserie 
Una delle nuove tecniche adottate dai trafficanti di prodotti non conformi fabbricati in Cina e destinati a essere immessi nel mercato nazionale è quella di indicare come destinatari delle merci società diverse da quelle reali, spesso inattive, inesistenti o sconosciute al fisco, rappresentate da prestanome: questo per eludere i controlli ed evitare che venga scoperto il reale luogo di vendita e distribuzione.

Il controllo al Lisert
È quanto scoperto nei giorni scorsi dai militari della Compagnia della Guardia di finanza di Gorizia, durante un posto di controllo vicino del casello autostradale Lisert di Monfalcone, quando hanno fermato un autoarticolato proveniente dalla Slovacchia: nel rimorchio del container c'erano 164.414 prodotti, tra cui addobbi natalizi, giocattoli, casalinghi, articoli elettrici ed elettronici, prodotti per alimenti, utensili, abbigliamento, destinati a una ditta con sede a Roma, di fatto inesistente, rappresentata da un cinese irreperibile da due anni e non in regola con la presentazione delle dichiarazioni dei redditi negli ultimi 2 anni. I finanzieri goriziani hanno ispezionato alcuni degli articoli trasportati nel container: sugli articoli era stata apposta l’etichetta di un rivenditore di Padova che, tuttavia, non risultava indicato nella documentazione di trasporto esibita dal conducente del mezzo, di nazionalità slovena.  

Nessun marchio Ce
La merce era priva dell’indicazione dell’importatore comunitario, delle dichiarazioni Ce di conformità per i prodotti elettrici/elettronici, del marchio Ce per quanto concerne i giocattoli, dei simboli prescritti con riferimento ai prodotti per alimenti, delle istruzioni d’uso e delle avvertenze in lingua italiana, e di notizie complete per informare gli acquirenti origine, provenienza, qualità e caratteristiche dei prodotti. Tutti gli articoli rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro.

Il viaggio verso il Veneto 
I prodotti non conformi e potenzialmente pericolosi per la salute e l’ambiente, fabbricati in Cina, importati nel territorio comunitario attraverso il porto di Capodistria, in Slovenia, da un’azienda con sede a Praga, nella Repubblica Ceca, sarebbero stati dunque venduti con gravi rischi per i consumatori in un emporio con sede nel capoluogo euganeo, gestito da soggetti di nazionalità cinese, a sua volta fornitore di numerosi rivenditori delle province di Padova, Venezia, Vicenza, Verona, Rovigo.

La perquisizione a Padova 
La Gdf ha eseguito la perquisizione dei magazzini della società con sede a Padova: qui i finanzieri isontini hanno sottoposto a sequestro ulteriori 27.968 prodotti, per un totale di 192.382 articoli tra i sequestri effettuati a Gorizia e Padova, riportanti la fallace indicazione del marchio Ce e del luogo di produzione, privi delle dichiarazioni d’uso e di scarsa qualità in base alle caratteristiche ed ai materiali utilizzati per la lavorazione. Nel corso delle attività di controllo è stato anche richiesto l’intervento del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Padova che ha constatato irregolarità amministrative segnalate alla locale Prefettura in tema di prevenzione incendi e misure di sicurezza.

Cineserie comprate per 20mila euro e rivendute per 2 milioni
I legali rappresentanti della società importatrice e della società euganea che avrebbe messo in vendita la merce, acquistata per € 20.000,00 e destinata a essere venduta durante le festività natalizie, per circa 2 milioni di euro, sono stati denunciati a piede libero all’autorità giudiziaria di Gorizia per frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. 
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