AZZANO DECIMO - Il dipinto raffigurante un alpino e il suo amico mulo è stato coperto da una pennellata bianca. Chi è stato? Si sono chiesti in molti. L'opera, non ancora finita, si trovava all'esterno della sede degli Alpini di Villotta-Basedo, in via Gemona. Se ne sono accorti alcuni residenti della frazione di Chions, tra cui anche il capogruppo degli alpini, l'ex sindaco Claudio Vian, che pensava a uno scherzo di qualcuno o a un vandalo. Alla fine si è scoperto che era stato cancellato dallo stesso artista, Paolo Battistutta, che ha coperto l'opera di bianco.
LA RIVENDICAZIONE
È lui stesso a rivendicare la cancellazione, avvenuta tra sabato e domenica, e lo fa attraverso i social: "Buongiorno a tutti, - scrive sulla pagina Facebook - vorrei informare la cittadinanza di Villotta che la cancellazione del dipinto che raffigurava un alpino con accanto un mulo, che stavo realizzando alla sede degli Alpini, è stata opera mia. Lo comunico affinché si possano evitare degli allarmismi, che possono associare questa azione ad atti vandalici o volontà di creare polemiche o provocazioni. Niente di tutto questo. La scelta - precisa - è prettamente legata all'aspetto tecnico e stilistico". L'opera alla sede degli Alpini gli era stata commissionata dallo stesso Gruppo Ana, dopo i lavori di rifacimento esterno (a cui ha collaborato il Comune), che volevano un dipinto che ricordasse le penne nere. Il dipinto ha trovato molti apprezzamenti, ma a un esiguo numero di villottesi non piaceva.
SEDE PRESTIGIOSA
«Una sede, la nostra - spiega il capogruppo Vian, - di riferimento per il Grest e altre attività. Una sede con 145 posti a sedere, per pranzi, eventi, una sala riunioni e un'ampia cucina. Per rafforzare questo gruppo, di oltre 163 iscritti, di cui una cinquantina amici simpatizzanti, abbiamo pensato a un dipinto all'esterno della sede. Così abbiamo interpellato il nostro artista, Battistutta. Il suo stile astratto, i suoi colori, la maestria delle opere, apprezzate come capolavori, sono unici. Lui ha iniziato, e ne era uscito un bel lavoro, anche se ancora in bozzetto, rimanendo nel suo stile. La maggior parte di noi lo ha apprezzato. Ma improvvisamente il dipinto è sparito in una pennellata di bianco. Al momento non sapevo chi potesse essere stato, abbiamo pensato a qualche scherzo. Alla fine, la spiegazione è giunta dallo stesso artista. La sua parola è di rifare un altro bozzetto e questa volta - conclude Vian - non lo cancellerà più nessuno, nemmeno l'artista».
IL PITTORE
Battistutta, 37 anni, vive e lavora a Villotta, un diploma come grafico pubblicitario all'Istituto d'Arte Galvani di Cordenons, coltiva parallelamente una forte passione per la pittura, che lo porta negli anni a sperimentare la sua maniera da autodidatta, nella continua ricerca di uno stile assolutamente personale. Nei mesi scorsi era stato invitato alla sede di McLaren Milano per un vernissage. Una cornice d'eccezione, con l'esperienza di due forme di arte: da un lato quella delle forme-motori e dall'altra le forme-colori. E, in questi spazi dello showroom, ha presentato la sua ultima fatica: Queen Elisabeth II, che rappresenta la Regina Elisabetta II in una texture molto particolare. L'opera richiama maestri come Warhol, Matisse, ma anche Picasso.