Alcol usato come farmaco per superare il lockdown: impennata di dipendenze

Martedì 30 Marzo 2021 di Lisa Zancaner
Alcol usato come un farmaco durante il lockdown

UDINE - L’alcol come via di fuga. Utilizzato per uscire dalla noia, ridurre l’ansia e sopportare le frustrazioni. Alla stregua di un farmaco. Più che il consumo smodato, oggi, e da inizio pandemia, «il rischio è proprio questo - spiega il direttore del Dipartimento delle dipendenze di Udine, Enrico Moratti – ovvero il consumo problematico, con il pericolo che l’alcol diventi una sorta di farmaco con tutte le problematiche connesse». A fine emergenza sanitaria, purtroppo, le prospettive per i servizi di alcologia sono tutt’altro che confortanti. «Se nel 2020 abbiamo assistito alla riduzione degli utenti anche a causa del lockdown, è anche vero che si chiede meno aiuto e questo è un male perché i dati sul consumo di alcol ci dicono che c’è stato un incremento, quindi, verosimilmente, c’è anche un aumento delle problematiche». Effettivamente, il consumo, anche eccessivo, di alcolici, tocca da vicino il Friuli Venezia Giulia. «Le misure obbligate d’inibizione del contatto fisico, di controllo della libertà personale, di libera circolazione hanno avuto un impatto di contenimento sulla velocità di trasmissione del virus stesso, ma anche implicazioni individuali per comportamenti negativi per la salute – sostengono gli esperti dell’Osservatorio nazionale alcol -. In tutto ciò un’abitudine che ha fatto registrare un aumento significativo è stato sicuramente il consumo di bevande alcoliche che, pur nella drastica riduzione legata alla chiusura di bar, ristoranti e riti della movida alcolica e dello sballo, ha fatto registrare nei canali di vendita online e di home delivery incrementi percentuali a tre cifre, incrementando verosimilmente l’esposizione a consumi dannosi e rischiosi di alcol, abitudini che hanno potuto avere tempo e ragioni per consolidarsi in oltre 60 giorni di isolamento».
Un quadro non certo rassicurante, soprattutto in una regione dove la prevalenza dei consumatori di almeno una bevanda alcolica è del 79,9% tra gli uomini e del 64,1% tra le donne, e in quest’ultimo caso il valore è superiore alla media nazionale.

E sempre i numeri dicono che in Fvg i consumatori a rischio sono il 27,5% tra gli uomini e l’11,7% tra le donne. Gli effetti dell’abuso e del consumo problematico non saranno immediati. «Per rivolgersi ai servizi e chiedere aiuto i tempi non sono rapidi – precisa Moratti – ci vogliono anche quattro, cinque anni. Quindi, chi ha iniziato a fare un errato consumo di alcolici in questo periodo arriverà da noi tra diverso tempo. Le prospettive ci fanno ritenere che nei prossimi anni arriveranno più utenti ai servizi, e non solo di alcologia». E qui suona un’altra nota dolente: i servizi vanno rafforzati, «esattamente come l’assistenza territoriale – sottolinea il direttore – altrimenti corriamo il rischio che si allarghi la forbice del 9%». Una forbice che si riferisce alla platea di consumatori dannosi che i servizi riescono a intercettare. A rimetterci, in era Covid, sono anche gli utenti già in carico ai servizi, che devono fare i conti con la rimodulazione dell’attività. Che tradotto significa la sospensione degli incontri di gruppo, «uno degli strumenti portanti del nostro lavoro cui cerchiamo di sopperire con incontri individuali, o incontro on line, ma non è lo stesso», precisa Moratti. Dopo il primo lockdown quest’attività è ripresa per poi fermarsi di nuovo oltre un mese fa, così come l’attività dei club «utili non solo per arrivare alla sobrietà, ma anche per mantenerla». Il rischio? È presto detto. «Tra gli utenti è aumentata la percentuale di quelli che ci sono ricaduti». Oggi, in tutto, il servizio di Udine ha in carico 600 pazienti (compresi i percorsi patente), di cui 380 per problematiche alcol correlate, con la componente femminile in aumento.

Ultimo aggiornamento: 07:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci