False residenze nelle seconde case per non pagare le tasse: inchiesta della Finanza

Giovedì 12 Maggio 2022 di Federica Fant
Una veduta d'archivio di Santo Stefano di Cadore
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BELLUNO - False residenze nel mirino delle Fiamme Gialle. I finanzieri della Provincia di Belluno, hanno messo nel mirino quelli che - impropriamente - vengono definiti i furbetti dell’Imu.

Persone che hanno la residenza nella casa delle vacanze ma che vivono altrove. Una pratica non così insolita ma che da tempo è sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori che hanno l’obiettivo di accertare se ci siano o meno i requisiti per accedere agli sgravi fiscali.

COME FUNZIONA
Vengono presi in esame i consumi di energia elettrica, di acqua e gas, tanto per fare degli esempi, per cercare eventuale riscontro sulla situazione delle seconde case nella zona dell’Alto Bellunese, come per esempio a Santo Stefano di Cadore e nel Comelico in generale. Come è noto, infatti, per pagare di meno qualcuno già in passato ha pensato di adottare la strategia di dichiararsi residente nella seconda casa, “furbizia” che sfocia in una vera e propria irregolarità. Lo scorso anno, infatti, nel corso del 2021 sempre la guardia di Finanza di Belluno, in collaborazione con il comune di Auronzo di Cadore, ha scoperto 42 falsi residenti. Tutti, secondo quanto accertato dalle Fiamme gialle, in quegli accertamenti non avevano mai presentato al Comune la dichiarazione Imu e molti di essi non avevano indicato gli immobili neppure ai fini reddituali.

IL PRECEDENTE
Le violazioni contestate dalle fiamme gialle, la cui attività investigativa era volta ad accertare ulteriori irregolarità, hanno permesso di recuperare a tassazione 50.662 euro ai fini delle imposte sui redditi e garantito al comune di Auronzo, competente per l’accertamento e la riscossione, di recuperare 133.063 euro derivanti dall’omesso versamento dell’Imu. I finanzieri avevano passato al setaccio centinaia di nominativi di persone formalmente residenti, concentrandosi su quelle che presentavano maggiori alert di rischio, quali anomali consumi di energia elettrica, acqua e gas, maggiori nei periodi festivi e di vacanza e notevolmente inferiori rispetto a nuclei familiari effettivamente del luogo, o l’assenza dalle abitazioni. La maggior parte delle persone falsamente residenti, negli accertamenti dell’anno scorso, era originaria della provincia di Venezia e dell’Emilia-Romagna e aveva acquistato le seconde case spostando la residenza di almeno un componente della famiglia al fine di non pagare Imu, beneficiare di sconti sui mutui per la prima casa, avvalersi di tariffe vantaggiose per energia elettrica, acqua e gas nonché, nel recente passato e permettersi di aggirare le disposizioni sul lockdown imposto a seguito all’emergenza Coronavirus.

NORMALI CONTROLLI
«Si tratta di controlli di routine. Quando avremo finito vedremo i dati di quest’anno, è un fenomeno che è presente nelle zone turistiche in generale» spiega il comandante della guardia di finanza di Belluno, Dario Guarino.

Ultimo aggiornamento: 16:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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