Ristrutturazioni fantasma, anche il sindaco Turato fra i truffati di Casa Zero

Mercoledì 25 Gennaio 2023 di Laura Bon
Il sindaco di Pederobba Marco Turato

PEDEROBBA - Anche il sindaco di Pederobba, Marco Turato, è finito nella rete di Casa Zero. Fra le centinaia di proprietari beffati dal gruppo di Nervesa c'è anche lui, il primo cittadino del Comune pedemontano tutt'altro che digiuno di carte e burocrazia, data la lunga esperienza politica. Eppure, la vicenda non lo ha risparmiato. «A consigliarmi di rivolgermi a Casa Zero è stato un caro amico - racconta Turato - Mi ha assicurato che avrei potuto ristrutturare la casa di Onigo in cui abito con la mia famiglia a costo zero. Così mi sono affidato alla ditta di Nervesa». Turato non rientra fra i proprietari per i quali i lavori sono stati avviati e abbandonati senza serramenti o finestre, con la prospettiva futura che nessuno si faccia carico del completamento degli interventi. Eppure dei problemi li ha avuti.

IL RACCONTO
«Hanno aperto il mio cassetto fiscale e prelevato 14mila euro su un pacchetto complessivo di 94mila. L'ho scoperto casualmente chiedendo al mio commercialista di controllare.

Quando ho capito l'accaduto, ho chiamato i vertici dell'azienda e mi hanno detto che avevano utilizzato i soldi per acquistare il materiale: se avessi voluto, avrebbero potuto consegnarmelo. Ma cosa avrei potuto fare con tutti quei pannelli di polistirolo? A un certo punto, è anche venuto qui da me il capo commessa per farmi scegliere i colori che volevo per la casa. Ma, ovviamente, non se ne è fatto nulla e le sue sono state solamente parole». Turato, però, rientra fra i proprietari che hanno scelto di muoversi legalmente denunciando Casa Zero. Una scelta già effettuata da centinaia di persone, mentre altre stanno tuttora temporeggiando nella speranza di una soluzione pacifica, che pare peraltro quasi impossibile. «Innanzi tutto - racconta - sono andato alla Guardia di finanza e ho segnalato il fatto. Volevo avere le spalle coperte. Mi hanno detto però che non ero certo il colpevole ma la vittima, il danneggiato, e che quindi potevo stare tranquillo. Poi, mi sono rivolto a un avvocato e ho fatto denuncia».

I RISVOLTI
L'intera vicenda, anche se il sindaco di Pederobba non è stato certo fra i più sfortunati, ha comunque lasciato il segno. «Penso che da tutta questa operazione non porto a casa nulla di nulla - dice - Non solo. Non posso accedere ad altri bonus dopo aver avuto accesso (si fa per dire) a questo. Insomma, è stato un danno da tutti i punti di vista». E quella di Turato è solo una delle tante storie che hanno reso incandescente il caso di Casa Zero, fra beni sequestrati, molteplici indagati e persino minacce di morte a figure chiave dell'azienda ea ex dipendenti. È questa, ad esempio, una vicenda emersa nelle scorse settimane, quando un professionista ha mostrato una lettera di minaccia arrivata nella sua cassetta della posta: «Agli eredi di...» è l'intestazione, cui segue l'oggetto della lettera, rappresentato da «condoglianze». Più sotto, al centro del foglio, è rappresentata una pistola, accompagnata dall'eloquente onomatopea «bang». In coda, il nome di Casa Zero e il suo simbolo.

E anche su questa vicenda si sta indagando. Intanto è attesa da giorni la sentenza della Cassazione a proposito della richiesta di Casa Zero sul dissequestro di 8,2 milioni di euro, attualmente bloccati. Ma si attende anche una risposta sulla possibilità di affitto di un ramo d'azienda a Gt Color dando vita a una nuova realtà che si chiamerà Gt Project. attualmente bloccati. Ma si attende anche una risposta sulla possibilità di affitto di un ramo d'azienda a Gt Color dando vita a una nuova realtà che si chiamerà Gt Project. attualmente bloccati. Ma si attende anche una risposta sulla possibilità di affitto di un ramo d'azienda a Gt Color dando vita a una nuova realtà che si chiamerà Gt Project.

 

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