Sindaci senza risorse nel trevigiano. La soluzione? «Aumentiamo l'Imu»

Venerdì 27 Ottobre 2023 di Paolo Calia
Sindaci senza risorse nel trevigiano. La soluzione? «Aumentiamo l'Imu»

TREVISO - Stefano Marcon, sindaco di Castelfranco, medita di aumentare l’Imu. L’alternativa è tagliare servizi: «Eventualità che vorrei evitare», spiega. Fabio Chies, primo cittadino di Conegliano, è invece preoccupato del milione e mezzo in più di spese cui deve fare fronte e annuncia tagli ai contributi per associazioni o iniziative culturali pur di non praticare aumenti. Anche a Mogliano Davide Bortolato è propenso a ridimensionare le spese per la cultura e preservare il sociale per far quadrare i conti. E si potrebbe continuare a lungo. Il taglio de trasferimenti annunciato dal Governo sta letteralmente terremotando i bilanci dei comuni trevigiani.

Ovunque i primi cittadini stanno facendo i conti con l’aumento delle bollette, che a distanza di un anno resta un problema enorme, la riduzione dei trasferimenti e le entrate che invece restano sempre allo stesso livello. Anzi: «Nel nostro comune - spiega Bortolato - dobbiamo tenere conto anche della riduzione dei canoni per le antenne della telefonia mobile: Le difficoltà non ci mancano». E per la riduzione dei canoni piange anche Treviso che, da un anno all’altro, ha visto precipitare questa entrata da 4 milioni a poco meno di 300mila euro.


CONEGLIANO
«I problemi riguardano soprattutto la spesa corrente, quella che alimenta i servizi tanto per capirci - spiega Chies - gli stipendi non si possono ovviamente toccare e le spese fisse hanno mantenuto costi altissimi come negli ultimi anni. A noi manca un milione e mezzo di euro e siamo costretti a rivedere molte cose. I tagli ci saranno e in tutti i settori. È inevitabile». Chies è molto concreto: «È un errore tagliare i trasferimenti agli enti locali, non è così che si riducono le spese. Anzi: si aumentano perché i comuni non hanno più la possibilità di sostenere quelle associazioni per noi indispensabili nel territorio. Il nostro obiettivo è di non toccare le risorse per il sociale».


CASTELFRANCO
Stefano Marcon a Castelfranco sta invece meditando di mettere mano alle aliquote: «La scelta - ripete - è obbligata. Dal bilancio manca un milione di euro. Stiamo quindi valutando dove trovare queste risorse. E la soluzione è obbligata: aumentare l’Imu, aliquota che abbiamo sempre tenuto bassa lasciandoci dei margini per intervenire, o tagliare servizi al cittadino o gli investimenti nelle opere pubbliche. Sinceramente sarei più orientato verso la prima opzione, aumentare l’Imu». Anche a Castelfranco il “dogma” è non toccare il sociale: «Non vogliamo toccare in nessun modo questo tipo di servizi, soprattutto in un periodo così delicato per le famiglie. Ma qualcosa dobbiamo fare: il taglio di 250 milioni di trasferimenti ai comuni rischia di mettere in difficoltà tutti i sindaci. E la Provincia - aggiunge parlando in qualità di presidente - si trova in una situazione ancora peggiore perché le entrate sono legato al mercato dell’auto in forte restrizione».


MOGLIANO
«Chiudere entro dicembre il bilancio di previsione è molto difficile - ammette il moglianese Bortolato - soprattutto quando ci vengono anche a mancare delle entrate. Per esempio: è molto forte il calo degli oneri di urbanizzazione, passati da un milione di euro a 600mila e questo perché, secondo le nuove direttive, demolire un immobile e ricostruirlo non viene più considerata una nuova edificazione. Siamo in difficoltà nell’alimentare la spesa corrente e, purtroppo, saremo costretti a fare dei tagli. Cominceremo dalla cultura. Di certo non possiamo alzare ulteriormente le aliquote come l’Imu. Forse avremo qualcosa in più dall’Irpef, ma solo perché i cittadini che guadagnano di più hanno ulteriormente aumentato le loro entrate»

Ultimo aggiornamento: 15:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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