Scuola, mancano spazi: studenti a lezione in autobus e classi a rotazione

Domenica 3 Settembre 2023 di Mauro Favaro
Studenti alla ripresa della scuola

TREVISO - Poche aule e poche palestre. Nell'anno scolastico che si aprirà il 13 settembre ci saranno anche studenti costretti a far lezione in autobus per sfruttare al meglio il tempo di trasferimento tra la scuola e la struttura dedicata all'educazione fisica. È in particolare il caso del Riccati-Luzzatti di Treviso.

Alla luce dei lavori di ristrutturazione della palestra nel campus di San Pelajo, nell'ambito del piano Pnrr, i ragazzi dell'istituto economico di piazza Vittoria andranno a fare ginnastica tra il PalaCicogna di Ponzano e il PalaTeatro di Fontane. Le due ore di educazione fisica sono attaccate. Ma solo per lo spostamento se ne vanno tra i 30 e i 45 minuti. Quasi la metà del tempo. «Il programma prevede delle parti teoriche - spiega la preside Francesca Mondin - faremo di necessità virtù, andando a far lezione anche a bordo degli autobus». Oltre al PalaCicogna e al PalaTeatro, inoltre, verranno usate anche le strutture sportive delle scuole Bindoni e di San Bartolomeo, più quelle del Duca degli Abruzzi per quanto riguarda i pomeriggi. «Potrebbe sembrare un rompicapo, ma in realtà ogni classe avrà la propria palestra di riferimento», sottolinea la dirigente. Per il resto nella sede centrale di piazza Vittoria ci si è stretti. Ci sono classi che arrivano a 29 studenti. «Ma senza situazioni di classi pollaio rimarca Mondin alla fine accogliamo in tutto 1.380 ragazzi. E c'è qualche difficoltà solo per chi sta pensando di cambiare scuola all'ultimo minuto».

GLI SPAZI
Anche il Planck di Lancenigo dovrà fare i conti con spazi ridotti a causa dell'inizio dei lavori per la ricostruzione di parte del complesso scolastico, sempre nel capitolo Pnrr, che nell'immediato toglierà i locali oggi usati da 9 classi. Qui verrà inaugurato un sistema a "rotazione". Le aule non bastano per tutti. E così è stata trovata una soluzione facendo girare le sezioni. I ragazzi non avranno una stanza fissa, ma si sposteranno per far lezione in base alle disponibilità, in modo da sfruttare al massimo i laboratori e le aule lasciate libere da chi nel frattempo è impegnato nelle attività pratiche. «Il triennio in particolare ha molte ore di laboratorio e i ragazzi si spostano fa il punto la preside Emanuela Pol Con un'organizzazione capillare si riesce a fare in modo che quando una classe è in laboratorio un'altra possa occupare quell'aula». Di fatto si andrà a sperimentare un sistema nordico, o anglosassone, pur per necessità. »La rotazione consentirà di trovare un posto a tutti senza andare altrove tira le fila la dirigente restando comunque nelle strutture del campus». Per quanto riguarda il liceo artistico di Treviso, invece, proprio in questi giorni verrà portata a termine la prima tranche di lavori nella sede centrale di Santa Caterina. «Saremo pronti ad accogliere le classi per il nuovo anno scolastico - dice la preside Sandra Messina - confermando tra le sedi anche l'oratorio di Santa Maria Maggiore e come palestra la struttura del Coni». I vari lavori avviati dalla Provincia, va sottolineato, in prospettiva consentiranno alle scuole di avere a disposizione edifici e palestre più efficienti e sicure. E anche più comode. Fermo restando che il numero di studenti è in calo.

I NUMERI
Quest'anno ce ne saranno quasi 1.400 in meno sui banchi delle scuole della Marca: 738 in meno alle elementari, 104 in meno alle medie e 529 in meno alle superiori. Per un totale di poco superiore a quota 104.300 (quasi 40mila nelle superiori statali). Nel frattempo sono stati nominati 16 presidi reggenti per altrettanti istituti che erano rimasti senza guida. Lavoreranno a "scavalco", cioè gestendo due scuole contemporaneamente. E continuano le operazioni per nominare gli supplenti. L'ufficio scolastico di Treviso ha già immesso in ruolo 546 insegnanti, compresi 153 di sostegno. Sono rimaste vacanti 810 cattedre (240 di sostegno), soprattutto alle medie e alle superiori. In questi giorni si sta provvedendo ad assegnare i posti attraverso la nomina dei supplenti annuali. Non sarà una passeggiata. Per le materie scientifiche, a cominciare da matematica, non ci sono troppi candidati. E c'è il rischio che anche stavolta qualche scuola debba ricorrere ai cosiddetti baby prof: ragazzi che frequentano ancora l'università. All'appello, poi, mancano almeno 25 Dsga. Sono i direttori dei servizi generali e amministrativi. In sostanza gli amministratori delegati delle scuole. Senza di loro, le scuole restano bloccate in particolare sul fronte dei finanziamenti e dei pagamenti. Di pari passo si lavora pure nell'ambito delle supplenze per il personale Ata, amministrativo, tecnico e ausiliario. Anche qui ci sono diversi posti da coprire. Per quanto riguarda gli amministrativi, ad esempio, ci sono state 35 immissioni in ruolo su 102 posti. Per i collaboratori scolastici 119 si 334. A conti fatti, si cercano oltre 280 persone.
 

Ultimo aggiornamento: 20:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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