Scuola, si riparte: mancano all'appello 810 prof e sedici istituti restano senza preside

Venerdì 25 Agosto 2023 di Mauro Favaro
Cattedre vuote: le scuole ripartono senza prof

TREVISO - Il 60% delle cattedre delle scuole trevigiane inquadrate come libere non è ancora stato coperto. Le immissioni in ruolo non sono bastate. Fino ad ora l'ufficio scolastico ha assegnato 546 posti ad altrettanti insegnanti, compresi 153 di sostegno. Ne rimangono altri 810 (240 di sostegno), soprattutto alle medie e alle superiori. E la "call veloce" nazionale non ha aiutato: tra il caro-affitti e il vincolo di dover rimanere per almeno 3 anni, nessun insegnante del centro-sud ha scelto la Marca per l'immissione in ruolo.

Nei prossimi giorni si provvederà ad assegnare le cattedre rimaste vacanti attraverso la nomina dei supplenti annuali. «Stiamo chiudendo la coda delle immissioni in ruolo - specifica Barbara Sardella, dirigente dell'ufficio scolastico di Treviso - se pensiamo che l'organico complessivo arriva a 9mila insegnanti, comunque, le 810 cattedre da coprire con le supplenze non rappresentano un numero enorme».

LE SUPPLENZE
L'obiettivo è fare in modo che tutti i prof siano al loro posto a partire dal 13 settembre, giorno in cui risuonerà la prima campanella del nuovo anno scolastico. Tra venerdì e lunedì si partirà con l'assegnazione della prima tranche di supplenze. Ma non sarà una passeggiata. Per le materie scientifiche, a cominciare da matematica, non ci sono troppi candidati. E c'è il rischio che anche nel corso del prossimo anno qualche scuola debba ricorrere ai cosiddetti baby-prof, cioè ai ragazzi che frequentano ancora l'università. «Non si può escludere», allarga le braccia Sardella.

I DIRIGENTI
All'appello, poi, mancano anche almeno 25 Dsga. Sono i direttori dei servizi generali e amministrativi. In sostanza gli amministratori delegati delle scuole. «È una cosa che un po' ci preoccupa rivela la dirigente è difficile trovare persone con le giuste competenze». Senza di loro, le scuole restano bloccate in particolare sul fronte dei finanziamenti e dei pagamenti. A breve ci sarà un nuovo interpello. La speranza è che si faccia avanti qualcuno. Di pari passo si partirà con la nomina delle supplenze per il personale Ata, amministrativo, tecnico e ausiliario. Anche qui ci sono diversi posti da coprire. Per quanto riguarda gli amministrativi, ad esempio, ci sono state 35 immissioni in ruolo su 102 posti. Per i collaboratori scolastici 119 si 334. A conti fatti, si cercano ancora oltre 280 persone.

I PRESIDI
Nel frattempo sono stati nominati 5 nuovi presidi, al primo incarico dopo il concorso, per altrettanti istituti della Marca. Claudio Franzi sarà il nuovo dirigente scolastico del Barsanti di Castelfranco. Di seguito gli istituti comprensivi: Giuseppe Vecchio per quello di Preganziol, Gabriele Di Vito per l'istituto comprensivo 1 di Castelfranco, Samuele De Bettin per quello di San Biagio e Angela Amato per l'istituto comprensivo di Codognè. Mentre Diego Bottacin, ex sindaco di Mogliano ed ex consigliere regionale, sarà il nuovo preside del turistico Algarotti di Venezia. Ora la graduatoria dell'ultimo concorso per dirigenti è stata esaurita. E sono in tutto 16 le scuole trevigiane al momento senza preside. Le superiori Palladio di Treviso, Obici di Oderzo, Casagrande di Pieve di Soligo e gli istituti comprensivi di Valdobbiadene, Villorba e Povegliano, Vedelago, Istrana, Ponte di Piave, Breda, Maserada, Salgareda, Farra di Soligo, Sernaglia, Giavera e Nervesa, Mareno e Vazzola, Follina e Tarzo. Entro oggi l'ufficio scolastico regionale raccoglierà eventuali candidature. Dopodiché passerà alla nomina di presidi in reggenza: in sostanza dirigenti già a capo di un loro istituto saranno chiamati a gestire "a scavalco" anche una scuola rimasta senza guida.

IL CARO LIBRI
Se nel mondo della scuola sono in corso le grandi operazioni, infine, pure le famiglie si stanno attrezzando per il ritorno sui banchi dei loro figli. Federconsumatori ha stimato che quest'anno spenderanno mediamente 1.100 euro per ogni figlio: 500 euro per i libri, tanto che alcune scuole hanno aggirato l'ostacolo del tetto di spesa limitandosi a consigliare alcuni testi, e 600 euro per corredo scolastico vario. Per un aumento complessivo del 6,2% rispetto all'anno scorso. «Comprendo le difficoltà delle famiglie in questo periodo conclude Sardella e non a caso già da qualche anno si assiste a un nuovo sviluppo dei mercatini dei libri usati».

      

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