Ragazzo morto in Pontebbana. Addio Francesco: «Eri un gigante buono, con te si è spento il sole»

Domenica 11 Ottobre 2020 di Valeria Lipparini
Ragazzo morto in Pontebbana. Addio Francesco: «Eri un gigante buono, con te si è spento il sole»

VILLORBA Un gigante buono. Magari non per la stazza imponente, ma per il grande cuore. Pronto a stemperare litigi e malumori con un sorriso. Un terribile incidente stradale ha spento quel sorriso e ha strappato alla vita Francesco Nardi, 26 anni, di Villorba.

Venerdì sera era in auto con un amico 21enne. Erano allegri, dovevano trovarsi con altri amici alle Terrazze di Lancenigo di Villorba. La loro corsa è stata interrotta, verso le 22.30, da una Bmw che sopraggiungeva da Treviso in direzione Spresiano, condotta da M.G. romeno 35enne. Lo scontro tra le due vetture, una in corsa e l'altra che stava svoltando a sinistra per entrare alle Terrazze, è stato violentissimo. E Checco, seduto al lato passeggero, è deceduto nonostante i disperati tentativi di salvarlo, compiuti dai sanitari del Suem 118.

Ragazzo morto, chi era

Lo zio Gianfranco Nardi ha la voce rotta dal pianto: «È terribile, terribile. Un incidente ce lo ha portato via. Era sempre sorridente, una forza della natura. Non so come faremo a riprendere a vivere». «Quel ragazzo aveva il sole dentro, con la sua morte è come se si fosse spento. Quando ho saputo che Checco era morto sono stata soffocata dai singhiozzi e i ricordi mi hanno sommersa. Ho pensato a quando eravamo piccoli e giocavamo con sua sorella Federica, che ora ha 27 anni, quando ci rubavamo il pallone e correvamo a perdifiato. Tra le lacrime l'ho rivisto seduto accanto a me, a cena, due sere fa. Era soddisfatto della sua vita. Felice di lavorare insieme al papà. Lascia un vuoto grande, un baratro di dolore» racconta la cugina Elisabetta Nardi. Francesco, per tutti Checco era stato un giocatore di rugby. Con il Villorba rugby aveva percorso tutte le tappe, dal minirugby fino a diventare capitano dell'Under 18 e poi aveva giocato qualche stagione in prima squadra. Aveva preso la passione dal padre Adriano, titolare della DiBiCi, azienda di carpenteria con sede a Ponzano, che aveva smesso con il campo ma non con la manìa del rugby e aveva realizzato i pali del campo di Villorba come un regalo per la società. «Ho saputo che era morto poco dopo la mezzanotte. Ho ricevuto un messaggino da mio figlio che era alle Terrazze e lo stava aspettando insieme ad altri amici - racconta Giuliano Cesconetto, presidente del Villorba rugby - È una tragedia. Me lo ricordo piccolino. Aveva la fisicità del rugbysta, era fatto di ferro, non aveva paura di nessuno. E invece un incidente ha fermato la sua giovane vita».

Schianto mortale in Pontebbana, vittima un ragazzo di 26 anni Foto

VILLORBA (TREVISO) - Incidente mortale dopo le 22 di ieri, 9 ottobre 2020, a Villorba, in via Roma. Un ragazzo di 26 anni, Francesco Nardi, è morto nello schianto, un altro, un 21enne di Vittorio Veneto, è in gravi condizioni. Sul posto i vigili del fuoco di Treviso. Tarcento, incidente oggi.


LA PASSIONE PER IL RUGBY

Un paio di anni fa Checco aveva deciso di smettere. Il lavoro, la paura di farsi male. «Si era allenato con Memo Ghedin in Alpago e aveva cercato anche di ritrovare la strada del rugby con il Piave rugby. Ma aveva mollato. Qualche volta andava ad assistere alle partite della sua vecchia squadra e ritrovava i vecchi amici. Ma quello era un capitolo chiuso» attacca il vicepresidente Bruno Cendron. E poi aggiunge: «Era un ragazzo solare, positivo. Pieno di amici. È stato il punto di riferimento per l'intera squadra. Per questo penso che il giorno del funerale saranno in tantissimi in chiesa. La società intera è vicina alla famiglia in questo momento di dolore». E la famiglia, papà Adriano, mamma Melania casalinga e la sorella Federica, si sono chiusi nel dolore per una perdita troppo grande. «Anche il suo cane lupo, con cui aveva un rapporto speciale, sembra spento. In lui, e solo in lui, riconosceva il capobranco. E ora gira con la coda tra le gambe» dice Betta. La data del funerale non è ancora stata fissata. La salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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