Multe per divieto di sosta a Treviso, in 6 mesi oltre 10mila sanzioni. Ecco dove ne sono state fatte di più

Venerdì 23 Giugno 2023 di Mauro Favaro
Multe per divieto di sosta a Treviso, in 6 mesi oltre 10mila sanzioni

TREVISO - Via Le Canevare, la laterale della Noalese davanti all’aeroporto Canova. Piazza Sant’Andrea, alle spalle della fontana, a poco più di cento metri da piazza dei Signori. E viale D’Alviano, il tratto di circonvallazione interna che passa accanto al polo scolastico formato dal collegio Pio X, dal Duca degli Abruzzi e dalle elementari De Amicis. Sono questi, nell’ordine, i punti di Treviso in cima alla speciale classifica delle multe per divieto di sosta.


I NUMERI
Nella prima parte di quest’anno, dal primo gennaio al 10 giugno, in città sono state staccate complessivamente 10.100 sanzioni per altrettante auto lasciate dove non era permesso. Il 45%, poco più di 4.500, ha riguardato macchine in sosta sulle strisce blu, le zone a pagamento controllate dagli ausiliari del concessionario Apcoa, senza il ticket o superando l’orario consentito. Il resto, esattamente 5.543, è stato elevato dai quattro ausiliari della sosta comunali (l’80%) e dagli agenti della polizia locale con l’obiettivo di arginare il fenomeno del parcheggio selvaggio, cioè le auto abbandonate sopra marciapiedi e piste ciclabili, sulle strisce pedonali, sugli stalli riservati alle persone con disabilità, in zona di carico-scarico senza averne diritto, oltre l’orario indicato dal disco orario e così via. «Il 30% delle sanzioni è stato accertato di mattina, dalle 9 alle 12. Il 60% nel corso del pomeriggio, dalle 15 alle 18. Ma c’è anche un 3% di sera e di notte, dalle 21 alle 6 – spiega Andrea Gallo, comandante della polizia locale di Treviso – a volte si pensa che di sera o di notte non vengano fatti controlli. Non è così. Anche con il coinvolgimento degli ausiliari, vengono periodicamente programmati dei servizi specifici».


LE ZONE
La mappa che ha preso forma in oltre cinque mesi è chiara. E non manca qualche sorpresa. La zona dove sono state staccate più multe per divieto di sosta è quella di via Le Canevare, dall’altra parte della strada rispetto all’aeroporto Canova. Solo qui sono state 548. Una media di più di 3 al giorno. Dopotutto in questa area le persone provano spesso a raggiungere velocemente il terminal evitando i park a pagamento e lasciando le auto lungo la strada o senza disco orario. Di seguito, anche se piuttosto lontana, c’è piazza Sant’Andrea. Da gennaio all’inizio di giugno sono state contate 168 sanzioni. E poi viale D’Alviano, con 156 multe. Qui il problema del parcheggio selvaggio è legato direttamente alle scuole: chi va a prendere i propri figli lascia la macchina un po’ dove capita. Basti pensare che a volte si è arrivati a bloccare totalmente la circonvallazione interna lungo le mura. Nel quadrante di via Roma, la porta d’ingresso della città dalla parte della stazione dei treni, ci sono state 150 multe per divieto di sosta. E poi fa capolino un trittico di piazze del centro storico: piazza San Pio X, con 114 sanzioni; piazza Filodrammatici, con 111 sanzioni; piazza Trentin, con 106 sanzioni. Continuando a scorrere l’elenco, c’è via Zenson di Piave, la strada tra il Put e lo stadio Tenni, dove in poco più di cinque mesi sono state fatte 97 multe. In questo caso a pesare è soprattutto il mancato rispetto del divieto di fermata.


LE CONDOTTE
Allo stesso tempo in piazza Giustinian Recanati, a due passi dal Sile e dalla stazione delle corriere, sono state contate 94 sanzioni. In piazza San Vito, tra il municipio e palazzo dei Trecento, si è arrivati a 93. E in via Canova, da piazza Duomo verso borgo Cavour, è stata raggiunta quota 78. Qui, a quanto pare, lo spazio della pista ciclabile, senza divisori rispetto alla strada a senso unico, rappresenta un richiamo irresistibile per gli automobilisti convinti di fermarsi solo per pochi minuti. A chiudere, lungo via Campana, sempre nel cuore del centro, sono state staccate 59 multe per divieto di sosta. Nella classifica non figura la zona dell’ospedale Ca’ Foncello. «Sappiamo che lì i parcheggi sono un po’ carenti: interveniamo solo in caso di richiesta o alla luce di situazioni di pericolo o di blocco del traffico – tira le fila Gallo – le persone si recano in ospedale per motivi di una certa importanza. E molti verbali vengono giustamente archiviati per cause di forza maggiore, come la necessità di arrivare in tempo per una visita medica. Questo chiaramente non significa che si può lasciare la macchina dove si vuole. Noi, comunque, interveniamo in modo chirurgico sulle situazioni che potrebbero creare pericolo. Con la speranza che il nuovo parcheggio collegato alla cittadella sanitaria possa essere aperto il prima possibile».

Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 11:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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