TREVISO - Lo stratagemma è andato avanti per qualche mese: viaggiava tranquillamente in treno senza biglietto e quando veniva fermato dal controllore dava un nome falso, nello specifico quello di un suo vecchio compagno di scuola a cui poi arrivavano a casa le relative multe. Ora però, dopo essere stato scoperto, un 50enne trevigiano dovrà affrontare un processo per rispondere dei reati di sostituzione di persona e di false dichiarazioni sull'identità.
A denunciare il fatto il vecchio compagno di scuola
A far partire l'indagine è stato proprio il destinatario delle multe inesistenti, che non si spiegava per quale motivo continuassero a recapitargli a casa verbali di infrazione per il mancato possesso del biglietto di viaggio soprattutto lungo le tratte tra Treviso, Vittorio Veneto e Noale. In alcuni casi non aveva testimoni che potessero affermare che non si trovasse su quei convogli, in altri però ha provato all'autorità giudiziaria che era da tutt'altra parte quando le multe sono state staccate. Ecco allora che il racconto del presunto trasgressore, che in realtà è solo una vittima, è risultato credibile. E ha permesso agli inquirenti di risalire alla vera identità del 50enne, per il quale è successivamente scattata la denuncia penale. Il procedimento nei suoi confronti scatterà nella primavera del 2024, quando i reati già si avvicineranno alla prescrizione.