TREVISO - Il mondo della cultura trevigiana piange Alfio Centin. Lo storico professore, a lungo preside, "padre" dell'aula storica delle De Amicis, si è spento all'età di 88 anni. Nato nel 1935 a Domodossola, Centin aveva studiato a Treviso, laureandosi di seguito in pedagogia all'Università di Padova. Dopo aver insegnato alle elementari e alle medie, dal 1967 aveva iniziato la carriera da dirigente scolastico tra le province di Treviso, Venezia e Rovigo.
Lutto nel mondo della scuola: «A lui va il nostro grazie»
Ieri, 15 febbraio, l'istituto comprensivo Serena, oggi guidato dalla preside Alessia Quadrini, gli ha dedicato un commosso messaggio di addio. «Uomo di scuola che ha dato il suo prezioso contributo alla storia del nostro istituto, dirigendolo per 14 anni e conducendo molte delle sue attività di ricerca nei nostri archivi dicono dalla scuola un ricercatore curioso e appassionato, convinto che anche la scuola debba essere studiata dagli storici perché la società moderna possa essere compresa, raccontandocela in numerosi scritti e facendoci vivere una parte di essa negli spazi che lui stesso ha arredato all'interno del plesso De Amicis». Un pensiero che era risuonato anche nella sua presentazione dell'aula storica: «Non so se la grande storia insegni qualcosa - erano state le sue parole - ma credo che la piccola storia della De Amicis abbia la pretesa di farlo». «A lui va il nostro grazie per averci regalato questo tesoro che negli anni ha continuato ad arricchire con preziose testimonianze documentali concludono dall'Ic Serena a lui il nostro grazie per essere stato esempio di vera persona di scuola».
La carriera, anche all'estero
Ma l'attività di Centin non si è fermata a Treviso. Negli anni ha pubblicato numerosi articoli di argomento educativo. Dal 1994 al 1997 ha seguito una serie di iniziative culturali e scolastiche presso il consolato generale d'Italia di Charleroi (Belgio). E fino al 2001 è stato direttore della scuola italiana di Parigi alle dipendente del ministero degli Esteri. Socio dell'Ateneo di Treviso, è stato anche autore di numerosi saggi storici. «Persona straordinaria, educatore dalle molteplici esperienze, estero compreso, studioso rigoroso. L'ho avuto amico e vicino come presidente dell'Ateneo. Era curioso e aveva multiformi interessi. Mi coinvolse anche nella pubblicazione che ricordava i 100 anni della De Amicis spiega lo scrittore Gian Domenico Mazzocato ricordo la volta che ebbe da me la notizia che in una collezione privata milanese c'erano due piccoli Arturo Martini. Non ci pensò che qualche ora, il tempo di organizzarsi. Poi partì per Milano per andare a vedere di persona. Piango un amico. Ma è tutta la cultura trevisana a piangere un protagonista». Il cordoglio dell'Ateneo di Treviso: «E' una grandissima perdita per tutti noi. Ci uniamo ai familiari nel dolore». I funerali saranno celebrati sabato 18 febbraio presso la chiesa di Santa Maria Maggiore (Madona Granda) alle ore 10:30.