PAESE (TREVISO) - L’incubo dei ristoratori trevigiani torna a colpire, svaligiando l’osteria Rossetto di Paese. Ma stavolta viene smascherato dai carabinieri. E denunciato. Sì ma a piede libero. Il 27enne di origini marocchine non ha nessuna misura restrittiva, almeno per ora. Ergo può continuare con le sue incursioni notturne, tra la rabbia e l’indignazione dei ristoratori. Nel frattempo gli inquirenti stanno raccogliendo prove e indizi che permettano di chiedere una misura cautelare. Sul fatto che il ladro solitario sia lo stesso che la settimana scorsa ha colpito a Treviso da Toni del Spin, nella vicina osteria Contemporanea e molto probabilmente anche alla pizzeria Al Ritrovo e alla pizzeria Pizza Elite ci sono pochi dubbi.
L'ultima razzia, il ladro seriale colpisce ancora
Il ladro seriale ha esteso il proprio raggio d’azione. Nella notte tra giovedì e venerdì ha messo a segno un furto alla storica osteria affacciata sulla Feltrina. Qui ha trafugato “Gratta&Vinci”, tabacchi e gli spiccioli del fondo cassa, per un bottino complessivo di quasi 5mila euro. È entrato in azione alle 2.14, con le solite modalità: ha forzato una finestra con un piede di porco e, una volta all’interno ha agito a colpo sicuro. Stavolta non si è accontentato del fondo cassa ma ha alzato l’asticella, arraffando decine di “Gratta&Vinci” e pacchetti di sigarette approfittando del fatto che l’osteria vende anche tabacchi. In pochi minuti ha riempito la borsa che teneva legata alla vita. Poi si è dileguato, incurante delle telecamere. «Ho scoperto il furto la mattina dopo - racconta il titolare Larry Dalle Crode -. Vedendo il balcone aperto ho pensato subito a un’incursione. Dentro, infatti era tutto rovistato e mancava parecchia merce. Le osterie sono nel mirino. Temevo che prima o poi sarebbe successo anche a me». Il gestore ha avvertito subito i carabinieri di Paese, che come prima cosa hanno visionato i filmati delle telecamere. Sono stati quei nastri a inchiodare il responsabile, lo stesso delle recenti spaccate nei locali di Treviso. Si tratta di un ex dipendente dell’Osteria contemporanea, già noto alle forze dell’ordine e anche alla giustizia, visto che era finito in carcere per una serie di rapine commesse a Venezia da una baby gang.
A Treviso erano stati i titolari dell’osteria Contemporanea a riconoscere quel ladro solitario dai frame delle telecamere di Toni del Spin. Sicché i militari di Paese, sospettando che si trattasse proprio di lui, sono andati dritti a casa sua. E qui hanno trovato le prove della razzia di Paese. Nell’abitazione era nascosto quasi tutto il bottino, restituito al legittimo proprietario. Così è scattata la denuncia. «Bene, ma non basta - tuona Benjamin Sturlese, figlio del titolare di Toni del Spin -. Non va lasciato libero sennò continuerà a fare danni». Il padre Alfredo si era detto pronto a ingaggiare una guardia giurata insieme agli altri esercenti pur di mettere fine alle fastidiose scorribande.