San Fior, ragazzo di 18 anni muore in un incidente. Stava provando la moto di un amico - Foto Video

Schianto in sella a una Motard, la vittima è Daniele Gnoffo deceduto subito dopo l'arrivo all'ospedale di Conegliano

Mercoledì 1 Novembre 2023 di Pio Dal Cin
L'incidente di San Fior, morto Daniele Gnoffo, aveva 18 anni

SAN FIOR (TREVISO) - Morire a diciott'anni per provare il brivido di una corsa veloce. E così è salito in sella alla moto di un amico per fare una prova, ma dopo un'accelerata ha perso il controllo e si è schiantato contro un cancello davanti agli occhi decine di ragazzi presenti ieri pomeriggio in zona industriale a San Fior. Per il giovane, Daniele Gnoffo, 18enne di Castello Roganzuolo, non c'è stato nulla da fare. Il ragazzo, trasferito d'urgenza in ospedale, è spirato poco dopo l'arrivo in pronto soccorso. Troppo gravi le ferite riportate nell'impatto. Toccherà ora agli uomini della polizia stradale di Vittorio Veneto chiarire la dinamica dell'incidente avvenuta poco dopo le 16 in via Galilei: la Ktm 500 in sella alla quale era salito Daniele Gnoffo, stando a quanto emerso, ha percorso circa 200 metri per poi finire contro una recinzione. Lo schianto è stato violentissimo.


L'INCIDENTE
Tutto si è consumato in meno di un minuto, sotto gli occhi di decine di altri ragazzi che assistevano o partecipavano alle corse che in questo tratto di rettilineo erano diventate, lo hanno confermato e ribadito le autorità comunali, un'abitudine da molto tempo. Inutili, a quanto pare, i controlli e gli inviti ad evitare raduni improvvisati. Erano circa le 16 quando Gnoffo, che in alcune foto di Tik Tok appare in sella a uno scooter mentre impenna proprio in quelle vie di San Fior, sale sulla Motard dell'amico.

Prima un'accelerata, poi una corsa e l'improvvisa perdita di controllo. Da via Galilei parte immediatamente la chiamata al 118. Da Treviso viene fatto decollare l'elisoccorso mentre un'ambulanza si precipita sul posto dal Conegliano. Quando arrivano i soccorritori sul posto la situazione appare subito disperata. Gli operatori provano a rianimare il 18enne, ma non sembrano esserci speranze. Invece di caricarlo in elicottero, i paramedici decidono di portarlo nell'ambulanza, forse anche per sottrarre il corpo del ragazzo allo sguardo disperato degli amici presenti. Tra loro anche il ragazzino che aveva prestato la moto a Daniele. Poco dopo è arrivata anche una zia, per cercare di consolarlo. Alcuni minuti dopo, arrivati in ospedale, i medici dichiaravano ufficialmente il decesso del 18enne. Per Gnoffo non c'era purtroppo nulla da fare. Alle forze dell'ordine il compito di informare i genitori, Francesco e Valeria, con cui risiedeva il 18enne, che lascia anche un fratellino di 11 anni.


SOTTO CHOC
Anche dopo la partenza dell'ambulanza in via Galilei sono rimasti a lungo gli amici di Daniele. Erano più di cinquanta quando è successo l'incidente. Alcuni sono subito scappati. Altri, invece, sono rimasti ad osservare le operazioni della stradale. I rilievi sono durati più di un'ora. Via Galilei, nella zona industriale di San Fior, è un ampio rettilineo che parte a sud da una piccola rotonda per svilupparsi verso nord per circa 400 metri. Il giovane ne ha percorsi solamente duecento prima di perdere autonomamente il controllo del mezzo, per cause ancora da accertare ma sembra che un'improvvisa sbandata lo abbia proiettato verso destra facendolo finire addosso a un muretto. La via è stata nell'ultimo anno al centro dell'attenzione delle forze dell'ordine che, sollecitate dall'amministrazione comunale, sono intervenute a più riprese per cercare di fermare e far desistere i giovani che qui si ritrovavano a lanciare le loro moto in giochi spericolati. In più riprese erano intervenuti anche gli uomini della polizia locale elevando parecchie contravvenzioni che però non sono servite a fermare i centauri che si radunavano dopo essersi scambiati messaggi sui social, organizzando delle vere e proprie "flash mob" per lanciare le loro moto in quel rettilineo che ora è segnato per sempre da una immane tragedia. «Vogliamo capire cosa è successo» hanno detto alcuni dei ragazzi presenti, del tutto increduli di fronte alla morte dell'amico, uno della compagnia che, come loro, adorava i motori, i motorini e le motociclette. Resta da capire se, in effetti, Daniele abbia perso il controllo in modo del tutto autonomo o se, come dovrà essere accertato, stesse partecipando a una piccola gara tra ragazzi.

 

Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 16:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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