La moglie muore nell'incidente: il marito 92enne a processo

Venerdì 8 Marzo 2024 di Giuliano Pavan
L'incidente nel quale è morta Ida Falcade

VALDOBBIADENE - Straziato per la perdita della moglie, ora Benedetto Vedana, 92enne di Valdobbiadene, dovrà anche affrontare il processo per la morte di Ida Falcade, 88 anni, vittima di un incidente stradale avvenuto a Caselle di Altivole il 18 giugno 2022. Una vicenda che toccò le anime di tutti. Dopo lo schianto, all’arrivo dei soccorritori, l’ultimo pensiero di Ida Falcade fu per il marito: si è preoccupata affinché ricevesse subito le cure dei soccorritori, perché lo tenessero sveglio, e poi si è spenta, tenendogli la mano. «L’ho uccisa io» continuava a ripetere in lacrime Benedetto Vedana, una volta ripresosi in ospedale.

L'INCIDENTE

La coppia, che a Valdobbiadene era conosciuta come Italo e Stella, era appena stata nel negozio di lampadari Ital Lux di via Piave per ordinare un pezzo di ricambio per il loro lampadario in vetro di Murano.

La Lancia Ypsilon guidata dall’anziano stava uscendo dal parcheggio e si stava immettendo proprio in via Piave in direzione Montebelluna. In quel momento stava sopraggiungendo un’Audi A6 che viaggiava in direzione opposta, da Montebelluna verso Castelfranco. L’impatto è stato violento e inevitabile. Per la donna non ci fu nulla da fare:morì stringendo la mano al suo compagno di una vita.

LE INDAGINI

Il caso finì subito sul tavolo della Procura di Treviso, che aveva aperto un fascicolo per omicidio stradale iscrivendo nel registro degli indagati sia Benedetto Vedana che il conducente dell’Audi A6, un 42enne asolano. Gli accertamenti effettuati dagli inquirenti, con tanto di perizia per analizzare la velocità a cui stava andando il 42enne, hanno stabilito che a causare il sinistro è stata la mancata precedenza del 92enne che, immettendosi in via Piave, non aveva visto sopraggiungere l’Audi A6, o quanto meno non aveva calcolato bene i tempi per l’immissione. In altre parole, ha tagliato la strada all’altra vettura che, rispettando i limiti di velocità, non aveva avuto il tempo di evitarlo. La posizione del 42enne, infatti, è stata archiviata in fase di indagine. Quella del 92enne, invece, ha proseguito il suo naturale percorso, sfociato con la chiusura delle indagini e la richiesta di rinvio a giudizio. Difeso dall’avvocato Paolo Pastre, l’anziano ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato, che permette lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. Il gup Cristian Vettoruzzo, ieri mattina, ha accolto la richiesta del 92enne e ha rinviato il procedimento all’11 luglio prossimo per la sentenza. 

Ultimo aggiornamento: 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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