Coronavirus, le vittime di Treviso e Roncade. Chi erano Rosanna Sari e Giuliano Bagaggia

Giovedì 5 Marzo 2020 di Paolo Calia
Coronavirus, le vittime di Treviso e Roncade. Chi erano Rosanna Sari e Giuliano Bagaggia
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TREVISO - «Chiariamo: non ci sono morti per Covid 19. Tutte le persone decedute fino a oggi, in tutto 4, avevano altre patologie e le morti sono dovute a quelle». Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl 2, ci tiene molto a sottolineare questo aspetto. Ma poi deve aggiungere: «Come da protocollo, sono state sottoposte a tampone risultando positive, ma non c'è nessun dato che può collegare il Covid al decesso». 

I NOMI
Mercoledì i decessi sono stati due: Rosanna Sari, 97 anni di Treviso e Giuliano Bagaggia, 82 anni di Roncade. Come già accaduto per Luciana Mangiò, l'ex insegnante di italiano del Duca degli Abruzzi, la prima vittima trevigiana positiva al Coronavirus residente a Paese, anche loro hanno in comune un passaggio nel reparto di Geriatria del Ca' Foncello diventato suo malgrado un focolaio del contagio. Sono però state ricoverate in periodi in cui l'allarme non aveva raggiunto i livelli odierni e i controlli, disciplinati dai protocolli ministeriali, erano ancora limitati a ben determinate categorie di persone. 



RITORNATO
Bagaggia è stato ricoverato al Ca' Foncello il 4 febbraio scorso per poi essere dimesso il sabato 21: «L'83enne di Roncade è entrato in Geriatria affetto da pluripatologie - spiega il direttore generale - ma non è stato sottoposto a tampone. In quel periodo, ai primi di febbraio, le indicazioni del Ministero della Salute erano di sottoporre a tampone solo persone che erano state in Cina o che avevano avuto contatti con chi aveva fatto viaggi in quei luoghi o in una zona rossa. È stato dimesso il 21 dopo aver eseguito tutte le terapie previste per le patologie di cui era affetto». Ma poi in ospedale c'è tornato, esattamente il 2 marzo: «In quella data il protocollo era cambiato - continua Benazzi - e presentando anche dei problemi respiratori, il signore è stato ricoverato nel reparto di Malattie infettive, dove è risultato positivo al tampone. Il decesso però è dovuto alle altre patologie di cui soffriva». 

IL CORDOGLIO
Il sindaco di Roncade Pieranna Zottarelli, ha voluto esprimere tutto il proprio dolore ricordando Bagaggia, molto conosciuto in paese, grande amante della montagna: «Le autorità competenti ci hanno informato della scomparsa di un nostro concittadino roncadese - ha ribadito il primo cittadino - iIl nostro primo pensiero va alla famiglia e a tutti i suoi cari. Siamo stati informati che la persona soffriva di importanti patologie pregresse per le quali era stato ricoverato nel reparto di geriatria dell'ospedale Ca' Foncello, dove è stato individuato il focolaio trevigiano. Il nostro concittadino è mancato con il Coronavirus e non per il Coronavirus come hanno ribadito le unità sanitarie dell'Usl 2. Ci tengo a sottolineare poi che ad oggi a Roncade non si è verificato alcun caso di Covid-19 ed è attivo il cordone sanitario per le persone che hanno avuto i più stretti contatti con il paziente deceduto in ospedale. L'invito che rivolgiamo alla cittadinanza è di continuare ad osservare scrupolosamente le indicazioni già fornite per evitare il diffondersi del contagio. È fondamentale tenersi aggiornati in ogni caso attraverso i canali di comunicazione ufficiali del Comune e dell'Usl 2».

LA SCOMPARSA
Rosanna Sari, 97 anni, di Canizzano, ma da molto tempo ospite di una casa di riposo della provincia, è invece entrata in Geriatria il 13 febbraio per via di alcun problemi cardiologici.

Anche in questo caso è stato seguito il protocollo previsto in quei giorni: la signora non aveva avuto alcun contatto con la Cina o con persone di ritorno da zone a rischio e non presentava sintomi che potessero far pensare a un contagio. Il 18 febbraio è stata quindi dimessa: le risposte alle terapie erano state ritenute adeguate. Venerdì 27 febbraio il nuovo ricovero. Questa volta la signora Sari, oltre a problemi cardiologici, presentava anche delle difficoltà respiratorie perfettamente in linea però con un quadro clinico compromesso da varie patologie. È però risultata positiva anche al Covid-19 e ricoverata in Malattie Infettive, come previsto dalle nuove disposizioni. Mercoledì il decesso, dovuto a un generale peggioramento della situazione: «Anche in questo caso - spiega Benazzi - non è possibile stabilire un nesso tra la morte e il virus. Un collegamento che nemmeno la scienza ha ancora provato. La signora, purtroppo, è deceduta per le patologie che aveva non per il virus». E in base al protocollo è stata avviata anche la procedura precauzionale nella casa di riposo che l'ospitava. Tutto il personale con cui è stata a stretto contatto e gli ospiti con cui interagiva, sono finiti sotto controllo: «Se qualcuno risulterà positivo - chiarisce il direttore generale - seguiremo la solita prassi ormai collaudata». 

Ultimo aggiornamento: 13:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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