Carenza medici di base, l'allarme: «Nei prossimi tre anni in 100 andranno in pensione»

Giovedì 17 Novembre 2022 di Mauro Favaro
L'allarme lanciato dai consiglieri regionali del Pd Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon

TREVISO - Ci sono sempre meno medici di famiglia. E quasi 100 tra quelli in servizio andranno in pensione nei prossimi tre anni. Un numero tutt’altro che secondario se si pensa che già oggi ne mancano 74. Il tutto mentre aumenta il numero di cittadini che hanno più bisogno del dottore: gli anziani. Negli ultimi vent’anni i trevigiani con più di 75 anni sono aumentati del 60%: da 65mila a oltre 104mila.

Discorso simile tra i 65 e i 74 anni. 


L’INDAGINE 

E’ questo il mix esplosivo messo in luce dalla ricerca sulla medicina territoriale nella Marca che i consiglieri regionali del Pd hanno presentato ieri sera al Bhr Hotel di Quinto. «Bisogna cambiare rotta: se non ci sarà un intervento immediato, la situazione diventerà insostenibile – spiega Andrea Zanoni – per prima cosa è necessario aumentare le borse di studio. Solo con la presenza di più medici sarà possibile migliorare anche le loro condizioni di lavoro, attualmente al limite». Il riferimento è che, sempre stando alla ricerca, il Veneto conta 0,17 borse di formazione per medici di medicina generale ogni mille abitanti. «E poi bisogna garantire supporto amministrativo e infermieristico negli ambulatori – aggiunge Zanoni – è stato annunciato più volte. Ma bisogna passare dalle parole ai fatti». Nel trevigiano ci sono già 74 studi senza medico titolare. Vuol dire 110mila cittadini costretti a rapportarsi con dottori con incarichi provvisori, spesso assistendo a varie sostituzioni e in alcuni casi dovendo macinare anche oltre 30 chilometri per raggiungere l’ambulatorio di riferimento. Più di qualche medico ha portato il proprio massimale da 1.500 a 1.800 assistiti. Ma non basta. E l’orizzonte è pieno di nubi. Ad oggi nella Marca ci sono 504 medici di famiglia. Come emerge dallo studio del Pd, però, il 65% di loro, esattamente 328, hanno più di 55 anni. Addirittura 99 sono tra i 65 e i 68 anni. Questo vuol dire che i pensionamenti si avvicinano. L’anno prossimo 33 medici potranno andare in pensione. Nel 2024 altri 27. E l’anno dopo ancora 25. Le proiezioni dicono che in meno di 15 anni si perderanno 340 medici di famiglia. Un conto tra l’altro fatto per difetto, dato che molti stanno lasciando non appena hanno la possibilità, senza attendere il limite massimo dei 70 anni. 


L’ALLARME 

«E’ necessario intervenire per garantire l’assistenza del medico di famiglia a tutti i cittadini – fanno il punto Zanoni e Anna Maria Bigon, consiglieri regionali del Pd – bisogna sostenere i medici di medicina generale per l’attivazione di medicine di gruppo, medicine di gruppo integrate e micro-team. Serve poi un adeguato numero di borse di studio per la formazione: almeno 600 nei prossimi due anni e 1.200 nei prossimi cinque. E si deve favorire una maggiore attrattività della professione con l’istituzione della specializzazione universitaria e possibilità di carriera». L’Usl della Marca, dal canto proprio, ha avanzato la proposta di coprire i buchi negli ambulatori richiamando in servizio, su base volontaria, i medici di famiglia con meno di 70 anni già andati in pensione. Oppure, come extrema ratio, togliendo alcuni specialisti dagli ospedali per mandarli a operare negli studi territoriali. Il problema della carenza di camici bianchi si sta facendo sentire in particolare nella zona di Codognè e tra Ponte di Piave e San Biagio, dove più di qualche assistito è costretto ad andare a Treviso. «Abbiamo inviato la proposta in Regione – spiega Francesco Benazzi, riferendosi all’idea di richiamare gli under70 – nel caso, andrebbe inserita in un contesto più generale». Mentre i sindacati dei medici di famiglia già chiudono sulla possibilità di distribuire specialisti ospedalieri nel territorio. «Non credo che qualcuno si farebbe operare al cuore da un ortopedico – tira le fila Brunello Gorini, segretario della Fimmg di Treviso – e allora non vedo perché dei dottori non specializzati in medicina generale dovrebbero operare negli ambulatori territoriali». 

Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 11:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci