Parco Delta del Po, Veneto ed Emilia presentano al Pnrr un progetto di sviluppo da 55 milioni

Mercoledì 20 Aprile 2022 di Anna Nani
Uno scorcio del parco del Delta del Po

PORTO TOLLE - Il “Progetto integrato per il potenziamento dell’attrattività turistica del Delta del Po” è il documento approvato dalla giunta regionale del Veneto per attuare una strategia condivisa che contribuisca allo sviluppo delle aree del Parco omonimo. Un potenziamento che secondo le intenzioni dovrebbe avvenire attraverso una serie di interventi sinergici atti al potenziamento di tre elementi: le ciclabili, l’offerta storico culturale e museale (comprese cammini e ciclovie) nonché i percorsi turistico-naturalistici ed escursionistici e tutto il sistema di visita e accoglienza. Ad annunciare come questo progetto sia incluso nel Piano di investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, edifici ed aree naturali presentato congiuntamente dalle Regioni Veneto ed Emilia Romagna in collaborazione con i rispettivi parchi regionali del Delta del Po è l’assessore regionale Cristiano Corazzari: «Si tratta di un importo complessivo di 55 milioni di euro. Per il Delta del Po è un’occasione preziosa per fare investimenti importanti capaci di rendere l’area ancora più ospitale e attrattiva nell’ottica di un turismo lento e attento all’ambiente».

IL PROGETTO

Il Progetto rientra nel più ampio Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per il Veneto sarà la Direzione Turismo a occuparsi della gestione tecnico-finanziaria e amministrativa. È stata quindi attivata una cabina di regia formata dalle due regioni e dai suoi due parchi che si è occupata nella prima fase della costruzione della strategia complessiva del progetto. Successivamente sono state raccolte le varie iniziative provenienti dalle amministrazioni locali ed è stato condiviso l’atto con il programma strategico che fissa gli obiettivi generali: aumentare e diversificare l’offerta culturale nelle principali città metropolitane interessate dalle azioni e al contempo riqualificare immobili in disuso; incrementare i visitatori in città che in parte sono escluse dai grandi flussi turistici; incrementare la mobilità dolce come treni storici ed itinerari culturali per diversificare la fruizione del patrimonio con estensione della stagionalità. Infine, favorire la creazione di una sorta di “Distretto culturale” per la valorizzazione del territorio e del turismo con l’obiettivo condiviso tra pubblico e privato di sviluppare gli aspetti della tutela, fruizione, comunicazione e dei servizi offerti ai turisti.

GLI OBIETTIVI

Andando poi nel dettaglio sono 3 le tipologie di progetti interessate: ci sono quelli attuati direttamente dalla Regione e il Parco che interessano il trasporto ferroviario, la navigazione e la realizzazione di alcuni tratti dei due assi ciclopedonali delle ciclovie VenTo e Adriatica per un importo di circa 15milioni di euro. A questi vanno aggiunti i 4,4 milioni di euro dei progetti attuati direttamente dal Parco con l’implementazione della piattaforma digitale, valorizzazione dei siti archeologici e turistici di Adria, San Basilio e Loreo, la realizzazione di reti intermodali nelle stazioni ferroviarie di Adria, Loreo e Rosolina e interventi legati allo sviluppo sostenibile. Infine, ci sono 109 ipotesi progettuali avanzate direttamente dalle municipalità coinvolte per un valore complessivo stimato di 115 milioni di euro i cui progetti saranno selezionati tramite avviso e attuati dagli enti fino al concorrere massimo dell’importo di circa 5,6 milioni di euro.
 

Ultimo aggiornamento: 16:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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