Rovigo. Aperta la Locanda che sostituisce la mensa dei frati cappuccini

L'attività è curata dagli operatori Caritas insieme a un nutrito gruppo di volontari

Martedì 29 Agosto 2023 di Elisa Barion
Locanda della casa

ROVIGO - Ha acceso i fornelli ieri per la prima volta e aperto le porte ai cittadini che versano in situazioni di fragilità la "La Locanda della casa", la nuova mensa cittadina che ha preso in mano il servizio svolto fino a domenica scorsa dalla storica mensa dei frati cappuccini, impegnata per anni a fornire un pasto caldo alle persone più bisognose. L'attività della Locanda, che sostituisce il servizio fornito dai frati senza soluzione di continuità tra l'uno e l'altro, è curata dagli operatori Caritas insieme a un nutrito gruppo di volontari, molti dei quali già precedentemente impegnati nel servizio gestito dai frati. Da ieri, quindi La Locanda della casa è aperta tutti i giorni. Il pranzo viene servito tra le 11 e le 11.30. «L'attivazione di un servizio che potesse proseguire l'attività dei frati cappuccini - spiega la Caritas - rappresenta una scelta importante per la Caritas diocesana e la diocesi, perché consente di affrontare il tema della fragilità e del bisogno in una dimensione comunitaria, con l'obiettivo di collocare questo servizio in una prospettiva accogliente, aperta e familiare, ovvero di Casa».

La decisione della Caritas di farsi carico del nuovo impegno si è fatta largo nel corso degli ultimi mesi, dopo che è stata annunciata la chiusura dello storico convento dei cappuccini, presenti in città fin dal 1568. Il nuovo servizio mensa è stato collocato all'interno dei locali del Seminario diocesano di via Pascoli 51. Per informazioni sulle modalità d'accesso è sufficiente rivolgersi al Centro d'ascolto di Caritas diocesana contattando il numero di telefono 0425/23450 oppure 342/6088620.

L'impegno e il futuro

«Ci sarà tempo per raccontare con calma questa nuova strada che si apre - conclude la Caritas - per ora operatori e volontari si preparano ad accogliere tutte le persone che potranno avere bisogno di un momento di ristoro, di un luogo di incontro e condivisione». La presentazione della Locanda, infatti, non si terrà in questi primi giorni di apertura, ma è prevista per i prossimi mesi. «L'augurio dell'ente diocesano - conclude la Caritas - è che ciò che ora prende avvio come una mensa possa nel tempo crescere e diventare sempre più uno spazio di accoglienza e incontro aperto a tutti, un luogo dove chiunque lo desidera potrà ristorarsi, bere un caffè, leggere un giornale, sedendo o chiacchierando». La parola d'ordine che guida il servizio, insomma, è "inclusione" che in prospettiva dovrebbe ridurre progressivamente, ma in modo sempre più incisivo, il muro invisibile che separa la fascia delle persone in stato di fragilità dai cittadini più abbienti. La prospettiva, in sostanza, è che il servizio si possa ampliare sempre più per accogliere tutti i cittadini, alla stregua di qualsiasi altro locale della città. Attualmente alla nuova Locanda della casa sono impegnati circa 50 volontari che a rotazione, con turni quotidiani di 6 o 7 persone, coprono il servizio che si svolge anche su più turni. I posti a disposizione sono circa una ventina, tanti quanti il numero di utenti quotidiano che usufruiva della mensa dei frati. 

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