Sul Canalbianco il primo alloggio galleggiante per i turisti amanti della natura

Domenica 24 Luglio 2022 di Marco Scarazzatti
La nuova casa galleggiante sul Canalbianco a Pincara
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PINCARA - L’amministrazione comunale di Pincara è stata una delle prime a credere nelle potenzialità del Canalbianco. Chi non ricorda come da una discarica a cielo aperto, esistente fino alla fine degli anni Novanta, nell’isolotto di Ca’ Bernarda (confinante anche con i territori di Villamarzana e Frassinelle), sia sorta una delle piste di motocross più belle del Veneto? Da lì è partita tutta una serie di iniziative, come la realizzazione di panchine e tavoli per poter fare picnic, postazioni per cuocere la carne alla brace, spazi per camper e roulotte, fino ad arrivare all’ultima novità. È stata lanciata un’altra scommessa per la promozione del territorio. Si tratta di un alloggio galleggiante, per turisti, nel verde dell’oasi dell’Isolotto, davanti al fiume. I turisti possono così dormire sul Canalbianco, a stretto contatto con la natura incontaminata del Polesine. A Pincara sorgerà nei prossimi mesi il primo alloggio galleggiante per il turismo nella provincia.

TURISMO SOSTENIBILE

Il sindaco Stefano Magon è raggiante. «Si tratta della prima struttura del genere a sorgere in Polesine. L’alloggio galleggiante è stato realizzato grazie a un finanziamento di 57mila euro da parte del Gal Delta Po per infrastrutture e informazione per lo sviluppo del turismo sostenibile nelle aree rurali. Questo alloggio può ospitare quattro persone, che potranno dormire con il sacco a pelo. I bagni sono distanti pochi metri. Il micro-alloggio andrà ad arricchire un’area di grande rilevanza turistica, dove sono già presenti la pista di motocross e un’area ricettiva con barbecue e attracco fluviale. Questa innovativa idea, tra le prime nel suo genere in Italia, già conosciuta e utilizzata in altre parti d’Europa, consiste nella realizzazione di un vero e proprio alloggio galleggiante. Il turista ha la possibilità di prenotare, tramite un’apposita applicazione il suo pernottamento e con un codice di accesso potrà, con un sacco a pelo, andare a dormire nella casa galleggiante».
Magon sottolinea come «il finanziamento ci riempie di orgoglio, perché quella che consideravamo una scommessa, si è trasformata in realtà. In questi anni sono stati molti i progetti che hanno riguardato l’isolotto di Ca’ Bernarda e nonostante lo scetticismo di alcuni, abbiamo visto crescere l’interesse e la frequentazione di quest’area, ambita anche da turisti di altre regioni e nazioni. Questa crescita va poi inserita in un’ottica più ampia, ossia di un territorio che va oltre i confini comunali e che ci vede impegnati su tavoli intercomunali, per la valorizzazione del Polesine».
 

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