Smog e tumori, indagine a fine corsa: tagliati i fondi ai ricercatori del Cro

Domenica 25 Febbraio 2024
Il Cro di Aviano

AVIANO - Che fine hanno fatto gli studi del Centro di riferimento oncologico di Aviano sulla correlazione tra i livelli di smog sulle strade e l'incidenza del tumore al polmone nella popolazione che vive a ridosso di queste arterie? Perché dopo la prima pubblicazione l'istituto di ricerca più importante del Friuli Venezia Giulia non ha più aggiornato i risultati di un lavoro diventato caso di studio? La risposta arriva dai vertici del Centro di riferimento oncologico stesso. Lo studio su base regionale, infatti, non è stato più rifinanziato. E di fatto al Cro sono rimasti senza strumenti per continuare ad analizzare la correlazione tra il tumore al polmone e i livelli di inquinamento prodotti e innalzati dalle auto che transitano sulle strade più trafficate del Friuli Venezia Giulia.
Il filo, in questo caso, si è spezzato anche a causa della pandemia, che per la situazione d'urgenza che si è venuta a creare ha fatto in modo di drenare le risorse verso altri settori.

Eppure il lavoro del Centro di riferimento oncologico di Aviano era sbarcato anche su scala nazionale, consentendo a diversi studiosi e oncologi di tratteggiare una corrispondenza del rischio che aveva due punti fermi: l'incidenza dei casi di tumore al polmone e la vicinanza alle strade più trafficate.

IL LAVORO
Diego Serraino epidemiologo del Cro di Aviano, tempo fa aveva mostrato numeri ed evidenze scientifiche. Il primo dato: il 5 per cento dei tumori al polmone (circa 50 casi l'anno) sono causa diretta dell'inquinamento, auto, riscaldamento domestico e industriale. Insomma, il Pm10 e - peggio - il Pm 2.5. Di più. Per la Destra Tagliamento e in particolare per chi abita nel raggio di 200 metri sull'asta della Pontebbana (nel territorio il tratto che va da Casarsa a Sacile) le cose vanno ancora peggio. Tutto questo perchè a causa dello smog la percentuale di morte per tumore si impenna del 40 per cento, sia negli uomini che nelle donne. Lo studio ha evidenziato solo i casi di tumore, ma determinati inquinanti, alcuni legati allo smog, incidono pure in tempi più rapidi sul fronte delle malattie cardiovascolari (infarti) e su quelle neurologiche (Alzheimer e sclerosi laterale amiotrofica), solo che per adesso gli studi (a differenza di quanto accaduto con il cancro) non hanno ancora certificato del tutto la correlazione. Lo studio presentato dal Cro ha preso in considerazione la situazione lungo l'intera Pontebbana e i tratti autostradali Venezia - Udine - Tarvisio e Venezia - Udine - Trieste. Il risultato è più o meno simile per tutti: chi risiede entro i 200 metri dell'asta di queste strade ha maggiori possibilità di ammalarsi di tumore. I morti, rispetto ad altre zone, sono il 40 per cento in più. Senza dubbio, per restare nell'ambito della provincia di Pordenone, il sito maggiormente a rischio è quello di Casarsa, dove la Pontebbana passa quasi in centro città e dove c'è un semaforo. Insomma, una bella boccata di smog altamente nocivo. Anche se non è stato testato, il tratto urbano (Pordenone) della Statale 13 ha più o meno le stesse caratteristiche, così come quello che attraversa Porcia, Fontanafredda e Sacile dove la presenza di più semafori fa alzare particelle sottili e rischi.
 

Ultimo aggiornamento: 10:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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