Tornano le polveri sottili, Natale sotto una cappa di inquinamento in Friuli

Lunedì 18 Dicembre 2023 di M.A.
Inquinamento

PORDENONE - UDINE -  Grazie alle piogge abbondanti che sono state registrate sul territorio in un autunno finalmente “normale” almeno dal punto di vista delle precipitazioni, la qualità dell’aria nella nostra regione è complessivamente migliorata. Ma proprio al ridosso delle festività natalizie, complice anche un periodo di assenza di piogge, riecco spuntare l’allarme smog, con particolare riferimento all’area pordenonese della nostra regione. A certificarlo è l’Arpa, che nelle sue previsioni quotidiane sulla diffusione degli inquinanti sul territorio mostra nuovamente delle aree colorate in giallo e arancione scuro, quindi con più smog, mentre nell’ultimo periodo il colore dominante era quello verde, sinonimo di una situazione tranquilla. 


LA MAPPA


Prima di tutto la scansione temporale della nuova emergenza inquinamento.

Già da oggi la situazione inizierà a peggiorare, ma lo farà in modo lieve seguendo il paradigma di una domenica tutto sommato tranquilla e caratterizzata da aria più che respirabile in tutta la regione. Sarà quella di domani, invece, la giornata peggiore dal punto di vista dell’inquinamento atmosferico. Come sempre, a preoccupare di più sarà la concentrazione del Pm10, cioè le cosiddette polveri sottili causate sia dagli impianti di riscaldamento che dagli scarichi dei mezzi di trasporto pubblici e privati. Già da oggi i livelli registrati inizieranno ad aumentare in modo sensibile su tutta la fascia di pianura, con una concentrazione maggiore in provincia di Pordenone e al confine con il Veneto, dove da sempre si registrano le situazioni più preoccupanti. Domani, nel dettaglio, si avrà un primo sforamento della quota di 50 microgrammi di Pm10 nella zona di Sacile e Brugnera, la più esposta al fenomeno di ristagno tipico della Pianura Padana. Un altro sforamento dei limiti è previsto anche in provincia di Trieste, precisamente nel territorio comunale di Muggia. Ma sarà tutta la pianura friulana ad essere interessata da una colorazione giallo-arancione del territorio, sinonimo di una concentrazione elevata di Pm10, pur entro il limite dei 50 microgrammi. La soglia sarà sfiorata anche a Udine e Pordenone, cioè nei grandi centri abitati della nostra regione. 


L’ALTRO ALLARME


Con le temperature che scendono e l’uso continuato di sistemi di riscaldamento a legna, tipici della tradizione del Friuli Venezia Giulia, torna anche l’allarme per un altro inquinante: il benzopirene. «Dal 2024 - ha fatto sapere l’assessore Fabio Scoccimarro - sarà possibile ottenere un contributo da mille a quattromila euro per rottamare vecchie stufe e caminetti a legna e sostituirle con modelli più ecologici. L’entità del contributo dipende dalla tipologia dell’impianto da sostituire e dal comune in cui l’impianto viene installato, con contributi maggiori laddove sono stati registrati maggiori sforamenti dei livelli limite per polveri sottili o benzopirene. In questo modo la Regione conferma di voler accompagnare imprese e cittadini nella transizione ecologica preferendo la politica dei contributi e degli incentivi per la riduzione degli impatti in atmosfera a quella dei divieti e delle sanzioni». I fondi messi a disposizione ammontano a tre milioni. Nel dettaglio, i contributi sono finalizzati alla dismissione di generatori di calore per il riscaldamento domestico a biomasse legnose di potenza inferiore o uguale a 35 kW, con classe di qualità inferiore o uguale a 4 stelle e il contestuale acquisto e installazione di generatori di calore a biomassa combustibile solida di potenza inferiore o uguale a 35 kW, appartenenti almeno alla classe di qualità 5 stelle.

Ultimo aggiornamento: 18:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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