PORDENONE - Schierati sul territorio per stoppare furti, spaccio di droga e intensificare i controlli, i carabinieri della Compagnia di Pordenone hanno rintracciato un 22enne sospettato di aver rubato sulle auto in sosta, denunciato un 28enne che aveva il divieto di tornare a Zoppola e arrestato un 24enne che nonostante avesse l'obbligo di soggiorno a Musile di Piave, sabato sera era a Zoppola. Il servizio straordinario di controllo del territorio ha impegnato quasi una ventina di militari dei reparti territoriali che tra sabato pomeriggio e nel corso della serata hanno controllato parchi e luoghi diventati punto di riferimento per lo spaccio e il consumo degli stupefacenti. Numerosi anche i posti di controllo sulle strade e nelle vie di accesso di Pordenone, Zoppola, Fiume Veneto, Azzano Decimo e San Vito al Tagliamento.
Ladro seriale delle auto
È stato un equipaggio del Radiomobile a rintracciare M.A., 22 anni, sospettato di essere l'auto di una lunga serie di furti sulle auto commessi prevalentemente tra Cordenons e Pordenone. Gli investigatori si sono concentrati sul giovane dopo aver valutato alcune denunce di furto. La Procura ha emesso un decreto di perquisizione per l'ipotesi di furto aggravato e quando i carabinieri hanno ispezionato la sua abitazione, hanno recuperato 72 tra occhiali e accessori per telefonino, ad esempio carica batterie o ganci per collocare l'apparecchio telefonico sul cruscotto.
Gli altri controlli
Durante i posti di blocco sono state controllate 95 autovetture e identificate 133 persone. Alcuni automobilisti sono stati contravvenzionati per violazioni al Codice della strada. In un caso è stata ritirata una patente per guida in stato di ebbrezza. Tra le persone denunciate c'è anche un 28enne che risiede in provincia, R.M. le sue iniziali. Il giovane ha violato il divieto di ritorno nel territorio comunale di Zoppola. È stato anche denunciato per aver sottratto generi alimentari in un supermercato di Pordenone. Sempre a Zoppola è stato rintracciato C. Piras, 24enne di Musile di Piave sottoposto all'obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, come disposto dal Tribunale di Venezia. La violazione del provvedimento ha avuto conseguenze pesanti, perché è stato arrestato. Si trova adesso gli arresti domiciliari, come disposto dal magistrato di turno. Tra gli obiettivi dei controlli c'era anche la prevenzione dei furti, soprattutto quelli serali, quando di mira vengono prese le abitazioni. Spesso i colpi sono favoriti dal fatto che i ladri trovano porte e finestre lasciate aperte oppure tapparelle alzate. Spesso bastano pochi accorgimenti per impedire ai ladri di entrare con facilità nelle abitazioni. La segnalazione al 112 di auto o di persone sconosciute che si aggirano tra le case può aiutare a prevenire i raid grazie all'intervento delle pattuglie impegnate nel controllo del territorio.
