Desirée oltre il muro dell'1,91
«Ora sogno le Olimpiadi di Rio»

Mercoledì 4 Febbraio 2015 di Alberto Comisso
SALTO - Desirée Rossit, atleta delle Fiamme oro, atleta del salto in alto
PORDENONE - Quattro anni fa le Fiamme Oro l'hanno ingaggiata alla fine di un lungo corteggiamento concluso con il "sì" di Desirée Rossit. Allora, non ancora maggiorenne, era timida e un po’ introversa. Oggi è una ventenne (il 19 marzo saranno 21) ormai matura, proiettata nel mondo del professionismo. L'atletica, che praticava come hobby quando abitava e si allenava a Udine, è diventato un lavoro che svolge con massimo impegno e dedizione.



I risultati nel salto in alto si vedono. Dopo il metro e 86 registrato nel debutto a Padova, Rossit si è migliorata di un centimetro a Hustopece, in Cechia, prima di superarsi letteralmente a Pordenone dove la settimana scorsa è salita sino a un metro e 91. Oggi pomeriggio, 4 febbraio, insieme ad Alessia Trost, é in gara al meeting indoor di Banska Bystrica.



A cosa si deve questo exploit?

«Sto cercando di mettere insieme tutti gli insegnamenti del mio allenatore, Gianfranco Chessa, sia in allenamento che in gara. A dire il vero non mi sono mai posta delle misure in assoluto. Ci sono, piuttosto, degli obiettivi che vorrei raggiungere».



Nel dettaglio?

«Livelli tali che mi permettano di competere in manifestazioni importanti».



Com'è la vita da atleta militare?

«Fantastica, perché mi permette di fare ciò che più mi dà soddisfazione. Prima dell'arruolamento non sapevo dell'esistenza dei gruppi sportivi con le stellette. A 17 anni pensavo alla scuola, facendo sport come hobby e divertimento. Poi ho scoperto questo fantastico mondo. Grazie alle Fiamme Oro, che hanno sempre creduto in me e mi hanno sostenuta anche nei momenti più difficili, da un anno mi alleno, a Pordenone, insieme ad Alessia e a Gianfranco».



Da Udine a Pordenone la strada è breve. Ma quanto è importante per lei aver cambiato aria?

«Da quando mi alleno all'Agosti sono cambiate molte cose, sia a livello umano che di tecnica. Innanzitutto sono a stretto contatto con Alessia, che non è poco. Con Gianfranco vado molto d'accordo. È un bravissimo tecnico, paziente e gentile. I suoi sono ottimi consigli. Passo dopo passo vedo che sto migliorando: merito anche dei tanti stimoli».



C'è rivalità con Alessia Trost?

«Con lei ho un buon rapporto. Per me la rivalità comporta avere un nemico, si prova tra persone che non vanno d'accordo. Non è certo il caso mio e di Alessia. È logico, però, che si sviluppi quella sana competizione che porta a cercare di migliorarsi sempre. Il bello è che ci incitiamo a vicenda per dare il massimo».



Il suo obiettivo stagionale?

«Il 2015 si è aperto nel migliore dei modi. Dopo gli Europei indoor a Praga vorrei concorrere ai Mondiali in Cina, soprattutto adesso che ho superato il "muro" del metro e 91».



E il suo sogno nel cassetto?

«Come qualsiasi altro atleta: partecipare alle Olimpiadi del prossimo anno a Rio».
Ultimo aggiornamento: 11:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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