Svolta al Centro studi Pasolini, Fedriga manda a casa Colussi

Mercoledì 24 Giugno 2020 di E.M.
Piero Colussi, ormai ex presidente del Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa

Cambio al vertice del Centro studi Pasolini di Casarsa, la cui guida è ora affidata a Fabrizio Spadotto, funzionario della Regione Friuli venezia Giulia. Siederà sulla poltrona del presidente uscente Piero Colussi, figura di forte rilievo culturale e progettuale in ambito pasoliniano. Colussi era in scadenza dal 23 maggio: nei giorni scorsi è arrivata a Casarsa la lettera, firmata dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga, con la nomina di Spadotto. Il primo passaggio formale ieri, con l’assemblea chiamata ad approvare il bilancio e la ratifica della nomina.
     Il passaggio finale sarà a cura del Cda indicherà ufficialmente Spadotto quale presidente.Una carica ad interim, come è indicato nella lettera di Fedriga: nei prossimi mesi si attende la definizione del passaggio.
SOCIO DI MAGGIORANZA
La nomina del vertice del Centro studi Pier Paolo Pasolini è a cura del socio di “maggioranza” ovvero la Regione, dopo l’abolizione della Provincia. L’altro socio è il Comune di Casarsa. A far parte dell’assemblea sono inoltre la Società Filogica Friulana, Cinemazero e l’Università degli studi di Udine che non hanno diritto di voto. Il cambio al vertice è stata una decisione inaspettata, sebbene la poltrona fosse in scadenza. Dopo l’assemblea, Colussi ha accolto la decisione ma a latere ha espresso «Amarezza per il cambio. Credo - ha detto lo psicologo e operatore culturale - di avere lavorato bene e che la Casa abbia raggiunto risultati importanti in questo triennio. Si interrompe un percorso. Il mio augurio è che chi subentrerà possa considerare di completare quanto avviato in questi anni». Nessuno strappo di Colussi con una struttura che conosce bene e ha visto nascere e crescere. Anzi. «Ho dato la mia disponibilità all’Assessorato regionale alla Cultura per continuare a collaborare col Centro studi Pasolini. Sono nato qui e c’è una storia che mi lega a questa istituzione». Negli anni Colussi ha tessuto relazioni imporanti con enti culturali e gli eredi della famiglia Pasolini, in particolare Graziella Chiarcossi Cerami, cugina dell’artista casarsese. Nello spirito di volontariato, negli ultimi due anni, Colussi ha ricoperto anche il ruolo di direttore, dopo la morte di Angela Felice (2 maggio 2018). Alla sua memoria lo scorso anno il Centro studi Pier Paolo Pasolini ha inaugurato un fondo di volumi.
NUOVO CORSO
Ora il nuovo corso, con la presidenza affidata a Fabrizio Spadotto, funzionario regionale indicato da più parti come persone capace e di spessore. Per gli altri componenti del Cda del Centro studi Pasolini sono in scadenza anche Flavia Leonarduzzi, già dirigente della Provincia di Pordenone, e Francesco Colussi, rappresentante dell’amministrazione di Casarsa: il rinnovo o il cambio sono in agenda per la seconda parte del 2020.
LA STORIA
Il Centro studi Pasolini ha sede a Casa Colussi, abitazione materna del poeta, che vi trascorse con la famiglia parte dell’infanzia e della giovinezza. Costituito nel 2005 come associazione privata senza fini di lucro, conserva un prezioso fondo archivistico sulla produzione pasoliniana del periodo friulano. Nel 2010 è stato dichiarato “bene di interesse culturale”. Attraverso un’intensa attività, articolata tra mostre, convegni, iniziative editoriali, servizi audiovisivi, il Centro è impegnato nella valorizzazione della figura e dell’opera di Pasolini a 360 gradi. Dopo essere rimasto chiusocausa lockdown, ha riaperto le porte ai visitatori il 21 maggio, nei seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 (tel. 0434 870593).
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