Ricorso contro il Casèl di Pasolini il Tar ha dato ragione al Comune

Giovedì 4 Giugno 2020
IL RICORSO
CASARSA A Casarsa la variante 36 al Prgc, legata al progetto preliminare per la riqualificazione e valorizzazione dei luoghi legati a Pier Paolo Pasolini, è stata nuovamente sottoposta all'attenzione del Tribunale amministrativo regionale. Al centro del contenzioso vi è il Casèl di Versutta, fabbricato rurale che il poeta nella Seconda guerra mondiale aveva trasformato in una scuola. A chiedere l'annullamento della delibera erano stati Simone Bagnarol e Mario Sessolo, ma il Tar ha dichiarato il ricorso inamissibile.
Per il recupero del Casèl il Comune di Casarsa avrebbe previsto un investimento di 400 mila euro, somma necessaria per l'acquisto e il recupero del rustico. Il progetto è finanziato dallo Stato nell'ambito del progetto Bellezza - Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati. Si tratta di un progetto preliminare, una circostanza di cui il Tar ha tenuto conto. I giudici hanno inoltre rilevato che i ricorrenti, pur avendo promosso un'azione collettiva, hanno due posizioni diverse: Sessolo fa valere censure attinenti agli aspetti progettuali dell'opera pubblica (ad esempio la mancata previsione di una recinzione metallica attorno al proprio fondo), Bagnariol contesta invece lo strumento giuridico dell'esproprio di cui il Comune, si dovrebbe avvalere nei suoi confronto per realizzare l'opera. Il Tribunale ha anche ritenuto carente il requisito di attualità della lesione. Secondo i giudici, la delibera non disattende in via definitiva le osservazioni dei ricorrenti, ma si limita a rinviarne l'esame a un successivo livello di progettazione dell'opera. Il danno derivante da un progetto preliminare, pertanto, è stato considerato «meramente ipotetico e potenziale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci