LA MOSTRA
CASARSA Era domenica 8 marzo quando gli ultimi visitatori hanno potuto

Sabato 16 Maggio 2020
LA MOSTRA
CASARSA Era domenica 8 marzo quando gli ultimi visitatori hanno potuto ammirare nelle sale del Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa la mostra di Mario Micossi Ju pai ciamps di Versuta inaugurata con successo solo poche settimane prima. A distanza di oltre due mesi, finalmente, a partire dal 21 maggio, per quattro giorni alla settimana, compresi il sabato e la domenica, l'esposizione e la stessa casa del poeta del paese di temporali e primule saranno visitabili nuovamente. Tutto ciò è possibile in quanto dal 18 maggio si possano riaprire al pubblico anche biblioteche, musei e mostre nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza indicate dal comitato scientifico. E per favorire un accesso più snello il Centro consiglia al pubblico anche di telefonare per prenotare la visita.
La mostra di Micossi, omaggio a Versuta, luogo, così carico di ricordi e significati, comprende incisioni, graffiti e disegni sui luoghi di Pasolini, ed è a cura di Gianfranco Ellero, realizzata grazie alla disponibilità di Elena e Anna Micossi, appassionate custodi dell'eredità dello zio, con il sostegno del Comune di Casarsa e della Regione Friuli Venezia Giulia.
Nato ad Artegna nel 1926, Micossi fu pittore ed incisore di fama internazionale, le cui opere sono oggi esposte in gallerie e musei di Vienna, New York, Berlino, Tokyo, Boston, Chicago e San Francisco. Dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Roma, si trasferì fino al 1955 a New York, dove ottenne larga fama anche grazie a disegni e litografie realizzati per la celebre rivista The New Yorker. Il suo punto di riferimento rimase sempre il paesaggio friulano, che l'artista continuò a ricreare per tutta la sua vita, ispirando tra l'altro alcune delle prose e poesie giovanili di Pasolini.
Nel 1994, inseguendo la prospettiva dell'arco delle Alpi Giulie, Micossi capitò quasi per caso a Versuta, in una trasparente giornata d'inverno: «Una rivelazione! È da qui che il profilo completo di quel meraviglioso capriccio geologico, che sono le Giulie, appare in tutto il suo splendore». Nel corso di diversi mesi frequentò i luoghi a cui Pasolini aveva legato i suoi anni di gioventù, realizzando disegni a matita, graffiti e piccoli acquerelli in formato cartolina, alcuni dei quali furono pubblicati l'anno seguente nel volume Ciasarsa San Zuan Vilasil Versuta, curato già allora da Gianfranco Ellero per la Società Filologica Friulana.
La mostra è visitabile giovedì e venerdì (15-19), il sabato, la domenica e nei giorni festivi (10.30-12.30 e 15-19).
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