Una storia di vendemmie e vini legati al territorio: la famiglia Bessich si racconta

A guidare l'azienda c'è la terza generazione, con la moglie di Luciano, Giuditta, 80enne

Domenica 23 Aprile 2023 di Riccardo Saccon
Una storia di vendemmie e vini legati al territorio: la famiglia Bessich si racconta

FONTANAFREDDA - Per la famiglia Bessich, e l'azienda agricola omonima, il 2023 è iniziato in modo positivo grazie ad alcuni riconoscimenti ottenuti dai propri vini in questa prima parte dell'anno.

Alla 74a Festa regionale del vino Bertiul tal Friul e 40a Mostra concorso regionale vini, il Puart Sauvignon si è classificato al 1° posto nella categoria vini bianchi aromatici. La giuria di enologi, che ha degustato oltre 300 vini di 80 aziende del Friuli ha confermato il pregio del Sauvignon, già premiato con i quattro grappoli nella guida nazionale Bibenda 2023. Qualità riconfermate alla 56a Mostra dei vini di Villa di Cordignano insieme al Friulano: entrambi hanno ricevuto il Diploma di gran menzione. «Il Sauvignon Puart racconta Fabio Bessich - spicca per le sue note aromatiche di frutto della passione, salvia, bosso, oltre alla sua freschezza al gusto e l'ottima mineralità, tipica delle terre sassose delle Grave».


LA STORIA
L'azienda agricola Bessich ha sede a Roveredo a confine con il Comune di Fontanafredda dove si trova però la maggior parte dei suoi 19 ettari coltivati a viti. «L'azienda racconta ancora Fabio è arrivata qui nel 1959. A fondarla Antonio Bessich, nostro nonno, che proveniva dall'Istria». La località è quella di Tornielli che dava il nome alla omonima bonifica dell'Ente nazionale per le Tre Venezie. Di fronte a Tornielli si estendeva la Bonifica Forcate, in Comune di Fontanafredda. Poi Tornielli, più piccola, e infine la Bonifica delle Villotte, tra Roveredo e San Quirino. «All'inizio, il nonno ricorda aveva avviato una azienda agricola molto diversificata con allevamento di animali e varie coltivazioni. Poi nostro papà Luciano cominciò a specializzarsi nella produzione di vini. Ottenne diversi premi e riconoscimenti. L'azienda da sempre è stata molto legata a Forcate e Luciano faceva anche parte del famoso Club 3P». Era il Club a cui afferivano i giovani agricoltori di Forcate e Tornielli. Supportati da un tecnico e dall'Ersa avviarono sperimentazioni con nuovi metodi e coltivazioni. Dopo la scomparsa di Luciano nel 1991, a guidare l'azienda c'è la terza generazione, con la moglie di Luciano, Giuditta, oggi 80enne. Fabio, 41 anni, è il più giovane. Poi ci sono Roberto, 48, e le sorelle maggiori, Daniela con il marito Curtis, statunitense trapiantato in azienda ormai da 30 anni, e Alessandra. «Portiamo avanti la tradizione di famiglia: il lavoro in vigna, la vendemmia, la vinificazione in cantina, ogni gesto avviene con dedizione per produrre vini di qualità, destinati a chi ama la tradizione ma con un'attenzione all'innovazione».


LA PRODUZIONE
Una produzione variegata tra bianchi e rossi. Il tutto con una particolare attenzione anche al territorio. «Puart nasce dalla denominazione di una delle borgate di Roveredo e rientra in un progetto di valorizzazione territoriale legato al vino, avviato nel 2013 in collaborazione con l'amministrazione di Roveredo, ma che include anche Fontanafredda. Ci sono due rossi e due bianchi. Oltre a Puart, derivante da un vecchio approdo sulla Brentella, abbiamo appunto il Forcjates, vinificato con una selezione di Cabernet Franc dedicato a Forcate di Fontanafredda; il Tavieles, uve di Refosco dal Peduncolo Rosso, in onore alla borgata a nord di Roveredo e il Codes, borgata a sud dell'azienda, prodotto con uve accuratamente diradate di Traminer Aromatico. Il vino simbolo dell'azienda è il Tornielli Rosso, un uvaggio selezionato di Cabernet Franc, Refosco dal Peduncolo Rosso e Merlot, maturati in botti di rovere tonneau". Tutti premiati anche da Bibenda, assieme al Prosecco, alla Ribolla Gialla.

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 09:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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