CAMPOSAMPIERO (PADOVA) - Atti di vandalismo in una classe prima della scuola media dell’istituto comprensivo Parini a Camposampiero. Ignoti hanno rovinato del materiale scolastico, fatto disegni a matita sul muro della classe lasciando scritte e scarabocchi, strappato delle pagine di libri e tagliato dei giubbotti.
Gli episodi: quando sono avvenuti e la reazione del preside
I teppisti hanno agito in due momenti diversi nella classe 1^C: il primo è avvenuto martedì scorso, durante la ricreazione, con tutti gli studenti nel piazzale esterno della scuola e il secondo mercoledì scorso quando al Parini tute le classi prime erano impegnate fuori in un’uscita didattica e nell’istituto in via Filippetto erano rimaste solo le classi seconde e le terze.
Il dirigente scolastico Francesco Gullo ha informato gli studenti, i genitori e il personale della scuola secondaria di primo grado di quanto accaduto inviando nel registro elettronico una lettera nella quale annunciava che la dirigenza scolastica aveva avviato delle azioni per scoprire gli autori degli atti vandalici: «La classe 1^C è stato oggetto di un increscioso evento che può essere definito un vero e proprio atto di vandalismo – ha scritto nella comunicazione ufficiale il preside –. Avviso che l’istituto porterà avanti tutte le iniziative necessarie per scoprire il responsabile o i responsabili dell’accaduto. Verranno poi presi i dovuti provvedimenti disciplinari». Il dirigente scolastico è molto amareggiato per quanto successo, avvenuto, tra l’altro, l’indomani di una giornata a scuola che ha visto tutto l’istituto confrontarsi con i ragazzi sugli avvenimenti tristemente noti alla cronaca dell’omicidio di Giulia Cecchettin.
Mancanza di rispetto
Il preside Gullo tende soprattutto a “recuperare” del punto di vista meramente educativo i vandali e farli ragionare sugli atti compiuti: «Fortunatamente è un fatto isolato – aggiunge il professore –. Ciò nonostante, pesa molto doversi confrontare con la mancanza di moralità, responsabilità e rispetto per le persone e il contesto sociale del gesto. Il mio sostegno va ai docenti e agli alunni che rientrando in classe si sono ritrovati dinnanzi una classe sottosopra». Il dirigente scolastico ha inoltre ribadito che tutto il personale è impegnato non solo nella ricerca dei responsabili, ma soprattutto nel dialogo con i ragazzi per far comprendere la gravità morale del gesto.