La battaglia di Francesca:
«Voglio diventare Gabriele»

Lunedì 9 Dicembre 2013 di Alessandro Bonavetti
La battaglia di Francesca: «Voglio diventare Gabriele»
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ESTE - Si fa già chiamare Gabriele dai pochi amici con cui ha condiviso la sua condizione, quella di ragazza che si sente maschio e che, cresciuta in un piccolo paese della provincia di Padova, non riesce a spiccare il volo verso la sua nuova vita.



Francesca (nome di fantasia) ha 21 anni, ha studiato al liceo artistico, e abita in un paese della zona Estense. La sua vicenda comincia 4 anni fa, quando inizia a capire che la sua identità sessuale non è quella che il suo corpo manifesta. «Ero ancora a scuola quando ho iniziato ad avere i primi dubbi sulla mia sessualità e a sentirmi diverso. Le risposte che ho ricevuto dai miei genitori sono quelle che rispecchiano la mentalità del mio paese, dove la gente mi guarda in modo strano, come se fossi un extraterrestre, mi dicono di lasciar perdere, che è un periodo che passerà, e addirittura che sono malato».



«Negli ultimi mesi mi sono rivolto a tre psicologi di Padova, dopo aver ottenuto l'impegnativa dal mio medico di base, che conosce tutta la mia storia e mi ha indirizzato da alcuni specialisti. Specialisti che però non si sono dimostrati tali, e non sono stati in grado di aiutarmi, dicendo che non sono specializzati nel campo della transessualità e che perciò non avrebbero firmato i documenti necessari a richiedere il trattamento ormonale in sede ospedaliera».





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Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 14:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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