Parcheggio alla Prandina: da novembre sarà a pagamento, tariffa a 1,70 euro all'ora

Domenica 3 Ottobre 2021
Parcheggio alla Prandina
1

PADOVA - «Dal prossimo mese l'area della Prandina sarà a pagamento». Parola di Sergio Giordani. Il sindaco ieri a margine dell'annuncio sul Conservatorio ne ha fatto un altro. Molti se ne sono susseguiti ma se lo dice lui, stavolta si spera che sia definitivo. Ebbene i 35 mila metri quadrati dell'area saranno messi finalmente a tassametro. «Così riusciremo anche a vedere l'entità reale del bisogno» ha aggiunto il sindaco. Tariffa probabile 1,70 euro all'ora, ma Giordani non si è sbilanciato.

Però su una cosa è stato ancora una volta preciso. «Non sarà solo un park ma avrà al suo interno altre destinazioni, dal sociale al culturale».


Intanto Aps è già pronta a mettere i parcometri. Anche perchè ogni notte, l'ha detto lo stesso Giordani, l'area diventa un garage a cielo aperto per una cinquantina di auto di residenti. È ovvio che in attesa del Piano urbano della mobilità, sempre in costruzione, il primo cittadino punti a una visione complessiva. Nel senso che l'apertura della Prandina dovrebbe coincidere con la chiusura di piazza Insurrezione. «Per questo è necessario creare un'alternativa alla sosta per il centro. Per prendere ogni decisione, però, dobbiamo confrontaci con la Soprintendenza».


Non è però solo una questione tecnica, anzi. Giordani è atteso al varco sia dal centrodestra che punta a un parcheggio da mille posti e glielo farà pesare in campagna elettorale, sia da una parte della sinistra, Coalizione, che ha sempre difeso una vocazione diversa per quell'area mettendoci a settembre anche una serata di teatro. Certo è da luglio scorso, giorno della firma dello storico scambio di terreni con il demanio, che stiamo attendendo una svolta.
Il demanio l'aveva concessa al Comune il 27 luglio del 2018 nelle more dell'accordo, ma palazzo Moroni non poteva certo imporre una tariffa su un terreno non suo. Il sindaco ha anche chiesto ad Agenda 21, summit andato avanti mesi fra cittadini commercianti e associazioni, di discuterne. Risultato, una grande baruffa che non ha portato a nulla. La Giunta ha pure bandito un concorso d'idee ma senza esito.


Nel frattempo a marzo dell'anno scorso varie associazioni ambientaliste con in testa Sergio Lironi e Luisa Calimani presentano un schema di trasformazione escludendo il parcheggio. La Prandina diventa un'oasi culturale e naturalistica per diminuire lo smog. Spazi per l'infanzia e per spettacoli all'aperto, una casa delle associazioni e del volontariato, laboratori dedicati al teatro e alle associazioni musicali, orti urbani e un bosco, vendita di prodotti. Infine spazi per la sosta e l'assistenza ai ciclo-turisti, ricariche elettriche.


Pochi giorni dopo si presenta la terza via. Il Gazzettino rivela lo studio che Aps holding ha fatto fare a un noto professionista per una destinazione mista. È una sorta di piano salva-spazi con 240 posti auto con una piattaforma al centro ma con la possibilità di un doppio fondo coprendo con un terrapieno via Orsini, immettendosi così direttamente a passeggiare sulle mura ma con sotto uno spazio per le auto che raddoppierebbe la portata. Tutta la zona verso piazza S. Giovanni diventerebbe un parco.
M.G.

Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 21:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci