Campodarsego. Antonio Carraro, la replica alle accuse dei sindacati: «Non licenziamo per uno sciopero»

Giovedì 20 Luglio 2023 di Luca Marin
La protesta dei sindacati per Tiziano

CAMPODARSEGO (PADOVA) - «La Antonio Carraro spa non licenzia chi sciopera come testimonia la totale assenza di licenziamenti nel corso dell’anno quando gli scioperi non sono di certo mancati.

I sindacati devono porre immediatamente fine a queste false notizie affinché l’ingiusto e grave danno già arrecato all’immagine della Antonio Carraro venga quantomeno limitato». Dopo l’annuncio di Fiom, Fim e Nidil del licenziamento di Tiziano De Bartolo, il giovane metalmeccanico precario “reo” secondo le sigle sindacali di aver partecipato allo sciopero dello scorso 7 luglio in piazza a Campodarsego, «la Antonio Carraro spa si dichiara irremovibile nel contestare le dichiarazioni ed i comunicati stampa pubblicati e diffusi dalle sigle sindacali della Cgil e Cisl riportanti la falsa notizia dell’avvenuto licenziamento di un lavoratore impiegato presso i propri stabilimenti, reo di aver scioperato. Infatti nessun lavoratore è stato licenziato dalla Antonio Carraro per aver partecipato ad attività sindacali, scioperi e assemblee compresi, né direttamente né indirettamente, così nemmeno colui al quale si riferiscono i summenzionati sindacati nei loro comunicati».

«Si tratta di un rapporto di lavoro in somministrazione che, come tutti gli altri contratti avente un termine, è sottoposto alla propria naturale scadenza, senza che vi siano a riguardo, diritti e/o obblighi alla proroga piuttosto che alla trasformazione, come ben noto in tutte le realtà aziendali che utilizzano lo strumento. La Antonio Carraro spa - prosegue il comunicato - ha sempre operato nel massimo rispetto delle libertà e dei diritti dei lavoratori impiegati presso il proprio stabilimento, senza eccezioni di sorta e non può accettare che le si addebitino condotte discriminatorie basate su atti e fatti mai accaduti, addirittura contestate pubblicamente e attraverso i mezzi di stampa». I responsabili dell’azienda hanno annunciato di aver già incaricato i propri legali per dare corso alle opportune azioni affinché le venga riconosciuta ampia tutela, anche risarcitoria, sul danno ricevuto.

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