Nuovo ospedale di Padova intitolato a San Leopoldo: già raccolte 21 mila firme

Il quadro riatraente il santo è stato collocato sopra il pronto soccorso

Sabato 28 Ottobre 2023 di Ines Thomas
Il quadro

PADOVASan Leopoldo è tornato in ospedale: si tratta del grande quadro tridimensionale, su vetro, a colori, opera dell’artista Antonio Bastianello in arte Bastian, che ritrae San Leopoldo tra le strutture ospedaliere. Il dipinto, che è stato donato dai frati Cappuccini di Padova all’Azienda Ospedaliera, era custodito in uno stanzino dell’Istituto Oncologico Veneto. Ora è stato collocato in un posto ben visibile sopra il Pronto Soccorso, tra il Policlinico e il monoblocco. È stata l’occasione giusta per permettere a Bruno Bandoli, coordinatore del Comitato per l’intitolazione a San Leopoldo del Nuovo Ospedale, di aggiornare il punto della raccolta firme: «Dal 2022 ad oggi sono state raccolte più di 21mila firme, moltissime in soli 14 mesi. Ma continueranno per molto ancora». Le firme si raccolgono al Santuario di San Leopoldo. Tra i possibili nomi del nuovo ospedale di Padova Est c’è quello di San Leopoldo, caldeggiato dai frati del santuario e dal Comitato dei medici. A chi compete l’intitolazione del nuovo ospedale? «É nelle mani del direttore generale» risponde Bandoli.

La richiesta

Continua intanto incessante, la raccolta firme, nata appunto per iniziativa del gruppo di medici padovani devoti a quello che un tempo era conosciuto come padre Leopoldo. «Al santuario di San Leopoldo cresce la speranza di vedere intitolato il nuovo ospedale di Padova Est al frate cappuccino, patrono dei malati di tumore - ha aggiunto padre Flaviano -. Mario Angi, tra i medici promotori della raccolta firme, ha ricordato che il padre Paolo aveva curato San Leopoldo, negli ultimi mesi di vita, suggerendo di fargli una trasfusione di sangue che all’epoca non era un’operazione facile da farsi ma che diede al frate il tempo per riprendersi ed affrontare la morte in piena consapevolezza, come desiderava».

L'opera

Intanto l’opera è rientrata in questi giorni nella struttura ospedaliere, secondo le intenzioni del donatore originario, l’associazione Aprir, che nel 1988 l’aveva donata all’ospedale civile di Padova ma per lungo tempo era confinata in un luogo non visibile al pubblico. «É un modo per mettere la città sotto la protezione del Santo, è un dono alla città di Padova» ha chiarito il rettore del Santuario, padre Flaviano. «Il quadro potrà dare conforto agli ammalati - ha aggiunto il vicesindaco Andrea Micalizzi - la sua presenza sarà accolta come una speranza a guarire». San Leopoldo infatti ha speso la sua vita a confortare gli ammalati nel tentativo di alleviare le loro sofferenze, a lui ben note, in tempi in cui erano diversa la disponibilità di cure efficaci.

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