Schianto sulla Romea, i coniugi erano senza cinture di sicurezza

Martedì 7 Dicembre 2021 di Marco Aldighieri
Carlo Cavaleri e Concetta Bilardi
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CODEVIGO - I coniugi Carlo Cavaleri di 51 anni e la moglie Concetta Bilardi di 48, al momento dell'impatto frontale con la Jeep Compas, erano entrambi senza le cinture di sicurezza allacciate. È quanto emerso dalle indagini condotte dalla Polstrada sull'incidente mortale di sabato sera sulla Romea all'altezza del comune di Codevigo. Il conducente del Suv, Alessandro Curzi di 44 anni, originario di Ascoli Piceno ma residente a Spinea, è ancora ai domiciliari a casa della compagna anche se la Procura non ha richiesto misure restrittive. Il suo arresto è stato convalidato ed è tutt'ora indagato per omicidio stradale plurimo. È risultato negativo all'alcol test con soli 0,35 grammi di alcol per litro di sangue, e hanno dato esito negativo anche gli esami tossicologici.
Il pubblico ministero Giorgio Falcone, titolare delle indagini, non ha disposto l'autopsia sul corpo di marito e moglie perchè la dinamica dell'incidente mortale è stata vista dai carabinieri della stazione di Codevigo, dai vigili del fuoco e dagli operatori del Suem 118.

Non c'è dunque alcun dubbio sulla causa del decesso.


IL FRONTALE

Curzi al volante del Suv, elettricista navale distaccato ad Adria, intorno alle 18 di sabato si sarebbe trovato bloccato dal traffico a causa di un incidente stradale. Sul posto c'erano i militari dell'Arma, i pompieri e personale del Suem 118. Il 44enne, secondo una prima ricostruzione dei fatti, andava di fretta e non ha avuto la pazienza di attendere la fine delle operazioni per sgomberare il tratto stradale. Così ha premuto sull'acceleratore, ha superato i mezzi incolonnati e ha invaso l'opposta corsia di marcia. In quel momento stava giungendo l'Alfa Romeo Gt con a bordo i coniugi originari di Gela in Sicilia. L'impatto è stato inevitabile e devastante. Marito e moglie sono morti sul colpo, il 44enne ha rimediato la frattura di un braccio. Carlo Cavaleri aveva lavorato al porto di Marghera come operaio, da qualche tempo invece aveva trovato un nuovo impiego a Milano. E proprio lì la coppia era diretta, per passare il ponte dell'Immacolata con il figlio Francesco di 22 anni. Concetta era arrivata in Veneto in aereo dalla Sicilia, e poco prima di trovare la morte era atterrata all'aeroporto di Tessera. I coniugi lasciano anche la figlia Giorgia da poco diciottenne.

 

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