PADOVA - É arrivata l'ufficialità: Luca Favarin non è più prete. Lo annuncia lui stesso con un post sui social: «Sono profondamente orgoglioso di quello che sto/stiamo facendo e di come esattamente lo facciamo - scrive - Ancora per un pochino ogni volta che guarderò una chiesa mi ricorderò di ciò che mi è stato detto: "Quello che tu fai non c'entra niente con noi non c'entra niente con la chiesa". Così saprò ogni volta da che parte girarmi, dove sta la gente. Ma poi anche questo passerà perché non voglio aver tempo se non per il futuro. Ma in coscienza non voglio avere nulla a che fare con chi, senza essere mai venuto a conoscere e capire, giudica le cose che facciamo come attività imprenditoriali. Questo per rispetto delle centinaia e centinaia di notti passate per strada ad incontrare disgraziati e sfruttati. Tutto questo in Italia si chiamerebbe mobbing e diffamazione. Magari poi chissà un giorno avrò pure voglia di un figlio accanto ai tanti arrivati dal mare...».
Era la metà di dicembre dello scorso anno quando, sempre attraverso i social, Favarin aveva detto di voler lasciare la Chiesa. Lo fece usando parole molto forti e sottolineando due concetti fondamentali e quanto mai attuali: è favorevole sia alle unioni tra persone omosessuali sia ad una legge per il fine vita.
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