Torna la Giostra della Rocca in una versione tutta nuova, tra modernità e tradizione

Sabato 5 Agosto 2023 di Giovanni Brunoro
Il palio di Monselice

La Giostra della Rocca cambia, si modernizza e dà valore alla tradizione. «È nata 38 anni fa con tre amici di nome Filippo Menarini, Virio Gemignani e Luigi Fongaro: è grazie a loro se siamo qui oggi» ha commentato la presidente Paola Signoretto durante la presentazione di ieri.

LA PRESENTAZIONE

Si parte l’8 settembre con la cerimonia di inaugurazione e si conclude domenica 17 con sfilata e quintana. L’1 novembre, infine, la consegna del palio dei santi. Entusiasmo e nuove energie hanno pervaso la presentazione della kermesse, tenutasi ieri sera a Ca’ Emo. Cambiano le persone, si sviluppano nuovi format, ci si apre ad altre realtà: il mondo di oggi vuole questo e Monselice, consapevole della propria bellezza, non vuole tirarsi indietro. Anche se la forma non sempre è sostanza, ieri sera si è voluto per la prima volta radunare tutti i protagonisti del palio – contrade, amministrazione, volontari – in uno degli edifici più belli della città.
La sala era gremita e ha accolto la prima vera cerimonia di presentazione di quello che è l’evento dell’anno monselicense.

Erano presenti i rappresentanti dell’amministrazione comunale, il consigliere provinciale Elisabetta Volpito – anch’ella monselicense –, la Pro loco e l’artista Luigi Masin, che ha presentato i premi originali che saranno consegnati ai vincitori. Il tutto arricchito dall’esperienza musicale della violoncellista monselicense Beatrice Galasso, che ha introdotto suonando un brano di Ludovico Einaudi. Il cerimoniere, Riccardo Ghidotti, non ha mancato di ricordare Gianni Zuccarello e Antonio Bernardi, figure di riferimento recentemente scomparse.

IL PROGRAMMA

Gare ed eventi? Più o meno saranno sempre gli stessi, ma il gruppo di lavoro dell’assessore alla Giostra Luca Piccolo e del nuovo presidente Paola Signoretto ha pensato a raggruppare il tutto secondo criteri di organicità.
La storia della città va trasmessa: per questo ogni giornata della Giostra sarà dedicata a un personaggio che ha interessato Monselice, influenzandone l’evoluzione nel corso dei secoli. Federico II, il santo patrono laico; Ezzelino da Romano, il tiranno; il cardinale Simone Paltanieri, astro della storia della Chiesa monselicense. Storia e modernità si fonderanno, perché quest’anno il gioco del Fantapalio, amatissimo dai ragazzi l’anno scorso, sarà ulteriormente migliorato e, per la prima volta, le gare saranno trasmesse su un canale YouTube.

LA SODDISFAZIONE

Paola Signoretto anticipa: «Fra dieci giorni inoltre saremo online con il primo vero sito della Giostra, ricco di informazioni e riferimenti al passato». L’assessore Piccolo preme sulla promozione: «Vogliamo andare in giro per l’Italia a far conoscere “il piatto di Federico II”, la gara culinaria che nei due anni precedenti ha visto i nostri ristoratori protagonisti di un’attività creativa senza precedenti. Questa manifestazione vogliamo farla crescere». Emozione anche da parte del sindaco Giorgia Bedin, che ha ringraziato l’ex presidente Virio Gemignani e ha ricordato che «l’amministrazione è al fianco delle contrade e dei contradaioli. La Giostra della Rocca è il nostro fiore all’occhiello ed è interamente sostenuta dalla città. Avere duemila figuranti per noi è un vanto, sintomo di grande amore».
Il Covid nel 2020 ha obliato la Giostra e nel 2021 l’ha limitata. Dall’anno scorso invece tutto è praticamente tornato alla norma e ora ci sono le energie per un rilancio. Il calendario è fitto. L’apertura, con momento storico e musicale, sarà venerdì 8. Sabato 9 si terranno la staffetta e gli archi, mentre domenica 10 terranno banco scacchi, mercatino medievale e macine. La finale degli scacchi sarà invece lunedì 11 in piazza, con i figuranti sulla scacchiera vivente. Giovedì 14, invece, l’attesissima tenzone dei tamburini, la gara più giovane e dinamica. Domenica l’atto conclusivo: prima la sfilata del corteo storico e poi la gara equestre della quintana. È tutto come sempre, ma i padri fondatori hanno formato una generazione nuova che ora, dopo quasi 40 anni, si mette in luce.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci