Giostra della Rocca di Monselice, San Bortolo trionfa alla quintana. A San Giacomo il corteo storico

In finale, il fantino Marco Diafaldi - tra i grandi favoriti della vigilia - ha battuto Ilaria Signorini del Carmine, fino ad allora praticamente perfetta

Lunedì 18 Settembre 2023 di Giovanni Brunoro
Giostra della Rocca

MONSELICE (PADOVA) - San Bortolo trionfa alla quintana e San Giacomo torna a vincere il corteo storico. Si conclude con un crescendo di emozioni la 38ª edizione della Giostra della Rocca, l'appuntamento più importante dell'anno monselicense.

In finale, il fantino Marco Diafaldi - tra i grandi favoriti della vigilia - ha battuto Ilaria Signorini del Carmine, fino ad allora praticamente perfetta. Non riesce a bissare il successo il 18enne Vittorio Guidolin di San Cosma, uscito alla prima tornata per mano della stessa Signorini. Al campo di gara di via Piave, il pomeriggio di ieri ha visto centinaia di persone radunarsi per assistere alla gara equestre di abilità. Anche a vista d'occhio, gli spettatori erano un po' meno dell'anno scorso: forse lo streaming li aveva indotti a rimanere a casa o, probabilmente, qualcuno ha approfittato del weekend estivo per andare al mare. Ma il calore e la passione non sono mancati, soprattutto nei contradaioli assiepati sulla tribuna a destra del campo di gara.

I momenti

Diciotto cavalieri e nove scontri diretti: così è partita, come sempre, la quintana. Una prima tornata tanto soporifera quanto spietata: subito fuori entrambi i cavalieri di San Martino - Alessio Ricchiuti e il debuttante Gertian Cela - e anche il campione in carica Vittorio Guidolin. Fuori anche Alessandro Culatore di San Giacomo, che i più esperti davano per favorito. Tommaso Suadoni (Monticelli) e Marco Diafaldi vanno invece avanti in scioltezza. L'avviso acustico del via manda in tilt le contrade: a volte si sente, altre volte no e qualcuno fa ricorso per falsa partenza. La seconda tornata dice poco, se non per il ripescaggio di Suadoni, che perde sul filo di lana lo scontro con Diafaldi. Al terzo turno accedono Diafaldi, Rauco (Marendole), Leri (Marendole), l'ottimo Liverani (Torre), Signorini e Suadoni. Tra questi ultimi due, il giovane di Monticelli ha la meglio al termine di uno scontro tiratissimo, ma Ilaria Signorini viene ripescata. Giusto così: entrambi avevano preso tutti e tre gli anelli scendendo sotto il muro dei 50 secondi. Dalla quarta tornata - le semifinali - la gara si accende: il primo scontro vede fronteggiarsi Suadoni e Diafaldi. Veloci e precisi, totalizzano 4950 punti, ma passa Diafaldi per miglior tempo: appena un centesimo di secondo. Ilaria Signorini e Alberto Liverani si fronteggiano al fotofinish, ma all'ultima curva il fantino della Torre perde l'assetto e cade, facendosi male ad una spalla. Il suo cavallo abbatte le barriere e fugge verso la zona dei box. Lo riprendono qualche istante dopo. Liverani viene portato al pronto soccorso, ma è vigile e rassicura tutti. Per precauzione e per evitare ulteriori cadute - come accaduto alla finale del 2022 - il trattore passa e livella per bene il tracciato. A contendersi la quintana sono Signorini e Diafaldi. Ma la fantina del Carmine - beniamina del pubblico femminile - parte un po' male e Diafaldi non resta a guardare: come un missile centra tutti e tre gli anelli e trionfa. L'anno scorso era caduto all'ultima curva nello scontro diretto contro Guidolin.

La gioia

Per lui c'è il sapore della rivalsa e per la nuova capocontrada Vanessa Poli una gioia immensa: «Devo ancora metabolizzare tutto. Dedico questa vittoria ai miei contradaioli, voglio solo renderli orgogliosi». Al vincitore è stato consegnato il drappo ideato e dipinto dall'artista monselicense Roberto Tresin: «È un grande onore per me produrre qualcosa per la mia città». La contrada di San Giacomo, invece, vince nuovamente il corteo storico dopo un anno in cui aveva lasciato lo scettro a Monticelli. La compagine di Paolo Cavestro ha decisamente convinto la giuria portando a casa la vittoria nelle categorie bottega artigiana, personaggio storico e gruppo armato e macchina da guerra. «Siamo felici ed onorati che la giuria abbia riconosciuto il lavoro minuzioso, la cura dei dettagli e l'impegno che la nostra Contrada ogni anno mette nella preparazione del corteo. Lo spirito che anima la giostra è la collaborazione e la voglia di creare qualcosa di bello insieme, con rispetto e fiducia reciproci». Il presidente della Giostra, Paola Signoretto, ringrazia tutti. Sempre presente anche il sindaco Giorgia Bedin. 

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