Per l'"area d'oro" della città c'è accordo tra i compratori: la progettazione può partire

Venerdì 10 Dicembre 2021 di Mauro Giacon
L'area molto appetibile del Pp1 che per anni non ha trovato un compratore fino a quando il prezzo non è stato drasticamente abbattuto
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PADOVA - Per la prima volta dopo vent’anni si intravede una luce nel futuro dell’area d’oro della città, il quadrilatero fra via Valeri, via Trieste e i palazzoni di Mps Antonveneta. L’ultima ventilata paralisi, ovvero una battaglia legale fra i partecipanti all’asta per la fetta che era rimasta di proprietà della Provincia, è stata scongiurata con un accordo fra le parti. 
Dunque la “Antenore Investimenti srl” dei Costruttori Pedron che avevano proposto di acquistare a 4,8 milioni l’area e il Fondo inglese Stonehill building che l’aveva vinta offrendo 6,1 milioni non si faranno la guerra anche se nell’offerta Antenore aveva il diritto di prelazione.

Questo significa che le parti lavoreranno insieme per costruire un piano urbanistico unitario da presentare al Comune che finalmente sblocchi l’area di degrado e la trasformi in alloggi per studenti, appartamenti, negozi e uffici.

FLAVIO PEDRON
«Non abbiamo esercitato la prelazione - dice Flavio Pedron - perchè vogliamo condividere lo sviluppo di quest’area con i nuovi soci. Non avrebbe avuto senso economicamente. Ora dovremo trovarci per discutere dato che la loro pezzatura si trova divisa in due parti. Noi stiamo predisponendo con l’architetto Cino Zucchi la variante del piano originario ormai non più al passo con i tempi. Dovremo armonizzare le nostre proposte con le loro e tenere conto anche della volontà del Comune di aumentare il verde in quella zona, sempre che la previsione di metri cubi che abbiamo acquistato non venga ridotta». Il riferimento è al masterplan dell’architetto Boeri, consulente di Giordani, che per quell’area ha previsto un parco che taglierebbe da 140 mila a 120mila la cubatura.
«Ora l’importante è che i nostri fabbricati e i loro possono dialogare. Loro vogliono fare uno studentato e i 40mila metri cubi già previsti servono tutti. Noi faremo appartamenti di tre diverse tipologie e garage in parte interrati in parte no». Parole condivise dall’avvocato Sergio Dal Prà che rappresenta Stonehill. «Noi siamo interessati a fare un piano unitario con loro, e non da adesso. Siano disposti ad adeguarci a tutto, perché dovremmo perdere due anni?». 

LA STORIA
Ma come siamo arrivati fin qui? Pp1, ovvero il quadrilatero d’oro che si trova fra i palazzoni di MpsAntonveneta e via Valeri, con splendido affaccio su via Trieste, significa 30 mila metri quadrati che da vent’anni attendono uno sviluppo. Nel 2004 infatti, la crema delle società edilizie padovane comprò dal Comune i 30mila metri quadri al prezzo di 30 milioni di euro. Poi è andata a finire male, con le ditte fallite e in liquidazione. E un debito enorme, oltre 33 milioni di euro diviso fra le banche, il Comune e i fornitori. Ma solo nel 2017 una cordata di imprenditori capeggiata dal Consorzio Stabile Pedron di Villa del Conte, ha cominciato in un’operazione da tutti ritenuta impossibile, pagare i debiti e far ritornare “in bonis” ovvero capace di agire sul mercato la vecchia “Progetto Pp1 spa” dei soci fondatori. Una fetta di quell’area, 5mila metri quadrati, era però di proprietà della Provincia che da cinque anni tentava di venderla. Nessuno si è mai fatto avanti anche per il costo proibitivo (18milioni all’epoca) calato a 6 all’ultimo bando. Al quale hanno risposto le due società.

Ultimo aggiornamento: 16:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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