Fondo inglese compra l'ex Provveditorato agli Studi: realizzerà alloggi per studenti

Sabato 19 Febbraio 2022 di Mauro Giacon
L'edificio dell'ex Provveditorato agli Studi si affaccia su Porta Pontecorvo

PADOVA - È a suo modo un simbolo della città. Perchè gran parte degli studenti possono dire di esserci andati almeno una volta per protestare. Perché anche molti professori, un tempo precari, hanno dispiegato i loro striscioni sui tagli alla scuola. Perchè migliaia di laureati si sono ritrovati per vedere se erano in graduatoria per una supplenza. Perchè alla fine è successo che anche un sindaco l’abbia occupato. Elena Muraro, sindaca di Vescovana, nel 2012 con due assessori e quattro genitori.

Volevano abolirle l’unica classe di prima media rimasta in paese.

GLI INGLESI
Ebbene l’ex provveditorato e fra poco definitivamente ex Ufficio scolastico provinciale, per una curiosa nemesi storica diventerà uno studentato. Cioè accoglierà dai 130 ai 180 studenti che arriveranno a Padova per studiare all’Università. Lo ha acquistato infatti la “Setha Massimi srl”, a sua volta braccio della “Setha Italia” diramazione di “Setha Ltd”, fondo immobiliare inglese specializzato in acquisto e ristrutturazioni di immobili. Una vicenda che chiude almeno dieci anni di tentativi di rinascita. La Provincia, proprietaria dello stabile, aveva tentato di venderlo dal 2012. All’inizio per 8,8 milioni. Alla fine, nell’aprile del 2015 lo aveva comprato Cassa Depositi e Prestiti per 4,4 milioni. La stessa che l’ha venduto agli inglesi ad un’asta. Era a 4,3 milioni lo hanno preso a 4,420mila.

L’ASSESSORE
La notizia è stata diramata dall’assessore Antonio Bressa che ha incontrato l’architetto Giuseppe Pietrobon incaricato della sistemazione. «Siamo molto soddisfatti dell’esito di questa vicenda - ha detto - anche perché le intenzioni della nuova proprietà non sono di demolire lo stabile ma di ristrutturarlo. Dunque mantenendo la forma, che è fra l’altro vincolata come edificio novecentesco. La sua sistemazione farà il paio con quella dell’intera piazza Pontecorvo con una viabilità facilitata. Quindi è un doppio recupero e un nuovo segno che la nostra università attira investitori. Per essere competitivi infatti bisogna offrire servizi. Per quanto ci riguarda abbiamo incontrato i referenti con i nostri tecnici dell’edilizia privata e ci siamo impegnati a un cambio di destinazione d’uso». 
Lo stabile è opera degli architetti Cardini e Bonfanti nel 1951. È alto sei piani più uno interrato e ha un parcheggio posteriore. Il suo impianto è particolare perchè si allinea a via Sanmicheli con una leggera curvatura. La struttura è in cemento armato e mattoni. Venne edificato per ospitare le abitazioni dei dirigenti del Comune. Negli anni ‘70 però molti appartamenti sono stati occupati dalla direzione del Provveditorato. Ora ci saranno posti-alloggio con camera, bagno e angolo cottura più spazi comuni.

LA MODA
È la quarta notizia in pochi mesi che riguarda l’interesse di gruppi italiani e stranieri ad investire in studentati dopo l’esperienza di CdP in via Delù. È di qualche settimana fa la vittoria all’asta dei 6mila metri quadrati al Pp1 da parte del gruppo inglese Stonehill specializzato in alloggi di questo genere (500 posti). Mentre è chiara da tempo la volontà del Gruppo Candeo, Industrie edili holding che ha acquistato il terreno ex Ifip, di fare la stessa cosa davanti alla Chiesa della Pace (400 posti). Recentemente infine un gruppo francese si è interessato a via Sarpi. Group Reside Etudes riqualificherà l’ex sede della Cooperativa tipografica investendo 6 milioni entro il 2024 (200 posti).

 

Ultimo aggiornamento: 08:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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