Casa Don Gallo dalle occupazioni abusive a Palazzo delle Energie

Lunedì 4 Maggio 2020 di Gabriele Pipia
I nuovi proprietari Gian Alberto Tuzzato e Igor Bovo
PADOVA - Da stabile occupato, al centro di numerose polemiche politiche, a futuro polo d’eccellenza. È pronto il piano per dare una nuova vita alla villa di via Tommaseo che fino a tre anni fa ospitava “La casa dei diritti Don Gallo” dove vivevano numerosi profughi. Ci entreranno quattro società che se la sono aggiudicata all’asta per 629 mila euro, ma non sarà una normale sede lavorativa. Quella grande villa da 550 metri quadri, più una depandance di 150 e 1.200 metri di area scoperta, sarà infatti il nuovo Palazzo dell’Energia. «Un polo di livello nazionale nel campo dell’ecologia e del rinnovabile» spiegano due dei nuovi proprietari, Gian Alberto Tuzzato e Igor Bovo. 
Parliamo del grande immobile che fa angolo tra via Bassi e via Tommaseo, di fronte alla Fiera. Di proprietà di una società immobiliare, dal 2013 al 2017 è stato occupato da associazioni e militanti vicini ai servizi sociali che lo trasformarono in una “Casa dei diritti” poi sgomberata, perché occupata abusivamente, da un’azione coordinata tra questura e giunta Bitonci. Una cinquantina di profughi, sostenuti da “Razzismo Stop” e “Pedro” protestarono per poi essere ricollocati in altre strutture. Per tre anni lo stabile è stato abbandonato nel degrado ma ora è pronto a cambiare pelle. 
Il palazzo diventerà un centro di riferimento nel campo delle energie rinnovabili e dell’efficientamento energetico perché vi entreranno quattro società che operano proprio in questo ambito. Lo studio legale Gat, la Tobago e la Samso (impegnate dal punto di vista commerciale) e la Zilio Enviroment, che opera nello stesso mondo ma dal punto di vista tecnico. Le prime tre sono padovane, la quarta è vicentina di Cassola. L’idea non è quella di farne una semplice sede di quattro società ma un vero incubatore, con molti spazi in comune, per ospitare anche giovani imprenditori che portino idee fresche per questi settori. 

L'OPERAZIONE
L’edificio è stato messo in vendita dal tribunale lo scorso maggio. La base d’asta era di 621 mila euro e gli acquirenti se lo sono aggiudicato a 629. All’acquisizione ha proceduto una società, chiamata Reunion, che mette assieme tre soci e le loro quattro attività. «Ci abbiamo messo una settimana solo per svuotare l’immobile dove dentro c’era davvero di tutto - racconta Gian Alberto Tuzzato, titolare dello studio legale Gat attualmente all’Arcella -. Faremo un imponente lavoro di ristrutturazione che potrà arrivare a costare anche 800 mila euro, ma ne varrà la pena. L’intenzione è quella di creare uno dei palazzi più moderni della città dal punto di vista energetico con pannelli fotovoltaici, pannelli solari termici che producono acqua calda sanitaria, cappotti termici, caldaie e pompe di calore a basso consumo. La vicinanza alla Fiera e alle sedi dell’università consentirà al Palazzo dell’Energia di avere una sede davvero strategica». 
I nuovi proprietari sono in attesa del decreto di trasferimento che dovrà essere trasmesso dal tribunale, necessario per le pratiche urbanistiche. «Prima dell’emergenza Covid - spiega Tuzzato - l’obiettivo era chiudere i lavori in un anno. Speriamo di fare il prima possibile». Sorride anche Igor Bovo, che guida le società Tobago e Samso: «Da padovani, c’è la volontà di restituire questo immobile alla città facendone un utilizzo importante e che guardi al futuro. Padova è sempre stata la culla del fotovoltaico e dell’idroelettrico, questo può davvero diventare un polo di riferimento nazionale. Nel 70% degli spazi ci saranno le nostre società ma siamo pronti ad accogliere giovani imprenditori a cui dare assistenza legale, commerciale e tecnica. Un polo dell’energia, quindi, ma anche un incubatore che guardi avanti». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci