Cento esperti al lavoro per progettare nel dettaglio il nuovo ospedale a Padova est

Oltre 192mila metri quadrati, 963 posti letto e 58 primari in servizio. Con 48mila metri dedicati alla ricerca e alla didattica. Costo 591 milioni

Mercoledì 21 Dicembre 2022 di Mauro Giacon
Come sarà il nuovo ospedale a Padova est
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PADOVA - Cento professionisti per progettare il nuovo ospedale. Sono quelli che ha messo al lavoro il raggruppamento d'imprese guidato dalla Politecnica di Modena per pensare il policlinico a Padova est. Che non sarà un semplice ospedale ma la pietra di paragone della sanità del futuro a cui tutti dovranno guardare.

Si ribalterà il concetto stesso di ospedalizzazione. Oggi è il paziente che gira intorno all'ospedale e chiunque abbia avuto esperienza del Giustinianeo lo sa bene. Domani sarà l'ospedale a girare intorno al paziente. Al punto che dall'altra parte del muro ci sarà un laboratorio dove medici e scienziati studieranno il suo caso. Il policlinico infatti sarà - anche - un centro di ricerca applicata in corsia. Ma senza più reparti. I pazienti saranno raggruppati per grandi aree omogenee.

Come sarà la struttura

Quella oncologica dove giocherà un ruolo fondamentale la medicina predittiva; quella delle neuroscienze, oggi la più avanzata. La trapiantologia, con la cittadella dei trapiantati fra cuori bionici e cento posti solo per la riabilitazione. Le malattie del cuore, la medicina integrata, quella rigenerativa, dalla pelle ai neuroni. Ognuna con bisogni diversi. Fra di loro la torre della ricerca, dedicata esclusivamente allo studio. La Regione vi ha destinato 100 milioni dal Pnrr. Sarà lì che si scopriranno nuove cure.

Non ci sarà nemmeno il pronto soccorso. Perchè l'emergenza sarà gestita dal Giustinianeo. Qui arriveranno solo i casi più delicati. E la grande dorsale centrale da cui poi si diramano le torri sarà proprio dedicata al trauma center, con 60 sale operatorie pronte a qualsiasi tipo di intervento. Metà saranno ibride con un robot capaci di produrre incisioni minime, anche guidato a distanza, in realtà virtuale. Anche il Covid costringerà a cambiare il modo di pensare. Ci saranno spazi rivisitati per trasformarsi in reparto infettivi all'istante. Oppure per ospitare i feriti di un disastro. E le diagnosi? Verrà il giorno in cui un computer dell'area emergenza appena ci vede riporterà tutti i nostri parametri e la storia clinica mentre scorre il nostro profilo genomico. Le informazioni gireranno in continuo.

Le tempistiche

Per questo è così difficile progettare questo ospedale. Perchè sarà una cosa mai vista prima. «Si parla di un progetto, ma di fatto si tratta di tanti singoli edifici che da soli sono da considerare progetti speciali» ha detto la presidente di Politecnica Ingegneria e Architettura Francesca Federzoni che lavora con Atiproject, Cooprogetti Società Coop. e Techint. Non che a loro tremino le ginocchia. Queste Società hanno una lunga esperienza in molti Paesi del mondo. Tanto che nella complicata vicenda che li ha visti aggiudicarsi il bando per la progettazione, poi contestato, non sono rimasti fermi. Dunque se i 120 giorni concessi scadono il 9 aprile 2023 giorno di Pasqua, in verità «la macchina era già accesa. Entro la fine di febbraio la fattibilità tecnico-economica che è la fase più importante dovrebbe essere conclusa» ha detto la presidente e ad di Politecnica. Infatti è dal nuovo nome del vecchio progetto preliminare che si capirà tutto.

«Sarà un policlinico di livello internazionale». Oltre 192mila metri quadrati, 963 posti letto e 58 primari in servizio. Con 48mila metri dedicati alla ricerca e alla didattica. Costo 591 milioni. Ed ecco il perchè dei cento professionisti fra ingegneri, architetti, strutturisti e diversi esperti delle varie specializzazioni mediche. Il loro compito sarà confrontare i bisogni della Committenza con i budget di spesa e le esigenze delle comunità di studiosi e pazienti. Poi ci saranno il progetto definitivo, l'esecutivo, l'assegnazione dei lavori e i cantieri, aperti entro il 2025. 

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