La bici con cui Gino Bartali salvò gli ebrei in tour: la tappa nel municipio di Zero Branco prima del Giro d'Italia

Sabato 13 Aprile 2024 di Tina Ruggeri
La bici di Gino Bartali nel municipio di Zero Branco

ZERO BRANCO (TREVISO) - Giusto tra le nazioni. E mai come in questo periodo di azioni eroiche di Gino Bartali, campione di ciclismo tra gli anni ‘30 e ‘50 ce ne sarebbe bisogno. Ma basta anche la sola bicicletta di quando “Ginettaccio” vinse il Tour nel 1938, per diventare testimonianza tangibile del bene che fece durante la Seconda Guerra Mondiale. Era quella la bicicletta con cui andava dalla sua Toscana ad Assisi, ufficialmente per allenarsi ma in realtà per portare, celati all’interno del canotto della sella, documenti segreti per salvare gli ebrei che cercavano di fuggire dalle retate naziste. Ieri è stata ammirata da ragazzi, gente comune, appassionati di ciclismo nella sala consigliare del Comune di Zero Branco, comune dove transiterà la tappa del Giro d’Italia il 23 maggio. E Zero Branco con l’esposizione della bicicletta di Bartali ha in un certo senso aperto il periodo di attesa della carovana rosa sulle strade della Marca, ma è voluto essere anche un omaggio al grande Gino Bartali che Treviso e provincia la conosceva bene per averci corso in gioventù in qualche gara e per il forte legame con Giovanni Pinarello.

La bici di Bartali in sala consigliare

La bicicletta di Bartali ha fatto bella mostra di sé nel salone consiliare raccogliendo numerosi visitatori che si sono soffermati a guardare i particolari della due ruote anni ‘30 con la quale il campione vinse il Tour de France. La bicicletta di Bartali, gentilmente concessa dalla nipote Gioia Bartali che la conserva a Firenze nel museo dedicato all’illustre nonno, già oggi si sposterà: sarà in esposizione all’Ippodromo di Treviso assieme ad altre biciclette storiche, in occasione della mostra - scambio Città di Treviso e Fiera Motori messa in cantiere da Sport Show che si terrà nel weekend nell’anello dedicato alle corse dei cavalli.

La bicicletta di Ginettaccio verrà poi esposta nei giorni successivi anche in altri comuni fra il trevigiano e il veneziano proprio come tributo al Giro d'Italia e al campione toscano e successivamente sarà a Firenze con la partenza del Tour de France.

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